Secondo uno studio di time2play, sono emerse numerose novità piuttosto importanti riguardo Netflix. Tra le più interessanti, il fatto che l’84% degli italiani condivide il proprio account con parenti o amici mentre il 54% degli utenti usa l’account di qualche amico o familiare senza pagare.
Un dato davvero incredibile riguarda la condivisione, ogni account Netflix in Italia viene condiviso infatti con 2,7 persone. Il 71,2% degli utenti non pagherebbero nulla per il proprio account anche se Netflix bloccasse la condivisione. Per quanto riguarda il prezzo dell’abbonamento in aumento, negli Stadi Uniti è salito e presto potrebbe salire anche in Italia. Sempre secondo questo studio comunque, gli italiani non vorrebbe spendere più di 16,87 euro per l’abbonamento a Netflix.
Un’altra cosa importante, è il fatto delle regioni dove gli utenti guardano maggiormente Netflix con l’account di altre persone. Le regioni con la percentuale più alta di account divisi sono la Valle d’Aosta (95%), la Basilicata (95%), la Liguria (94%), la Puglia (90%) e l’Umbria (90%). In Molise, la percentuale è solo del 33%, probabilmente per via della regione piuttosto piccola.
Per tutti questi motivi, Netflix potrebbe imporre quindi delle limitazioni. Gli abbonati al momento sarebbe intorno ai 4,6 milioni, ma con delle nuove misure probabilmente potrebbero calare e anche di tanto.
Da un po’ di tempo ormai, Netflix è sotto i riflettori. Tutto è cominciato con la notizia, trapelata da una conference call, della perdita di oltre 200.000 abbonati nel giro di un solo anno. Il tonfo ha convinto gli executive a rivedere alcune delle politiche aziendali. Per questo motivo sono state vagliate diverse ipotesi. La prima è quella di dare seria battaglia ai furbetti degli account. Per loro potrebbero arrivare addebiti extra se venisse verificata una illeicità nell’utilizzo della piattaforma o la violazione dei termini sottoscritti al momento dell’abbonamento. In secondo luogo si è pensato di imitare anche Disney Plus introducendo un tier di abbonamento a prezzo ridotto a condizione di vedere anche messaggi pubblicitari. La stessa piattforma è stata anche citata da Elon Musk che ne ha criticato ampiamente l’operato. Il magnate ha descritto gli show come troppo pieni di tematiche woke.
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Fonte: Time2play