Benyamin Ahmed è un ragazzo di 12 anni che, ultimamente, sta attirando molto l’attenszione grazie al suo patrimonio in criptovalute. Il ragazzo londinese, infatti, avrebbe accumulato l’equivalente di almeno un milione di dollari in criptovalute grazie alla sua collezione NFT, composta totalmente da disegni di balene in pixel art. Un risultato non da poco, considerando che ancora diverse persone sono estranee a questo mondo.
La collezione in questione si chiama NFT Weird Whales e, come può suggerire il nome, racchiude esclusivamente disegni di cetacei. Il ragazzino ha condiviso tutte le sue creazioni sul famoso marketplace NFT chiamato NFT OpenSea, che vanta cifre importanti in ballo. Parliamo di circa 1.900 ETH, pari a quasi 4 milioni di dollari.
Di questi 4 milioni, stima il sito ShlashGear, circa un milione è nelle mani di Benyamin Ahmed, stupendo molti utenti. E il bello è che il ragazzino non ha un conto in banca, e tutti i suoi guadagni sono ancora sottoforma di criptovaluta.
“C’è sicuramente il rischio che tutto il valore possa svanire, ma non ho bisogno di soldi al momento”, spiega Ahmed in un’intervista concessa al New York Post. “Sono convinto che i prezzi delle criptovalute aumenteranno di parecchio in futuro“.
Eppure, queste balene non sono spuntate dal nulla. Le illustrazioni erano infatti state trattate anche dal The New York Times.
Da lì, la popolarità dei disegni sarebbe aumentata col passare del tempo. In totale, Benyamin Ahmed ha realizzato 3.350 immagini raffiguranti balene. La sempre maggiore popolarità ha poi permesso ad Ahmed di lavorare ad altre collezioni, collaborando con designer che in passato hanno lavorato per Disney e Marvel. Nomi da poco, insomma.
Quello degli NFT è un mondo piuttosto agli albori e nessuno è in grado di prevedere se prenderà piede o diventerà un enorme flop con perdite multimilionarie. Ad esempio la persona che ha acquistato il primo messaggio del co-fondatore di Twitte, ora rischia di perdere quasi tutto l’investimento fatto.
Anche il mondo del gaming ci sta pensando. Ubisoft ad esempio sta lavorando alla piattaforma Quartz. Mentre altre realtà come Blizzard Entertainment e Square Enix hanno seccamente dato la loro opinione contraria.
Fonte: New York Post