Gameplay e difficoltà
Nioh non è un gioco semplice. E almeno all’inizio suderete parecchio per prendere confidenza con il sistema di combattimento, fino a padroneggiarne tutte le meccaniche. L’esperienza dei Souls sarà una buona base da cui partire, ma più che altro nello spirito con cui affrontare le inevitabili sconfitte… Che saranno numerose. Ogni morte vi farà perdere tutte le Amrita accumulate fino a quel momento. E l’unico modo per recuperarle sarà di tornare in quel punto senza morire di nuovo strada facendo. Pena il perdere definitivamente tutto quanto fosse stato acquisito. In puro stile Souls.
Ovviamente salendo di livello vi serviranno sempre più Amrita per livellare. E quindi il rischio di perderne una quantità significativa aumenterà proporzionalmente!
Questo però non deve abbattervi. La progressione di Nioh è ben studiata. Restando nel range di livello indicato dalle missioni gli scontri saranno accessibili, anche se mai facili. L’importante sarà aver dedicato il giusto tempo all’evoluzione del proprio equipaggiamento. Nemmeno sarete costretti a “grindare” ferocemente per poter colmare il gap con la missione successiva. Solo arrivati in prossimità del livello 100, quindi nella parte finale del gioco, la difficoltà subirà un’impennata. E dovrete faticare un po’ di più nell’affrontare missioni che saranno qualche livello al di sopra del vostro. Potrete affrontare queste missioni anche in cooperativa online con altri giocatori, ma solo dopo averle sbloccate, completandole da soli. Potendo comunque avvalervi del supporto di un altro giocatore nel corso della missione, evocandolo come visitatore presso uno dai santuari attraverso un oggetto di gioco.
Se le Amrita corrispondono alle Anime dei Souls, i Santuari sono come i falò. Rappresentano un “checkpoint”, al quale tornerete in caso di morte. Ma presso ciascun santuario potrete anche salire di livello, cambiare il vostro spirito guardiano con uno di quelli già sbloccati, variando dunque alcuni bonus di base, in relazione alla specializzazione del vostro personaggio. Fare offerte di oggetti non necessari del vostro inventario, in cambio di Amrita ed elisir. E scegliere uno dei bonus della “benedizione Kodama”, come un aumento della percentuali di oggetti, amrita o elisir rilasciati dai nemici. Oppure come già detto evocare un visitatore che vi aiuti nella missione.
L’esperienza dei Souls sarà una buona base da cui partire, ma più che altro nello spirito con cui affrontare le inevitabili sconfitte…
Discorso a parte meritano i boss. Ognuno di loro richiederà una strategia specifica, quindi non potrete affidarvi troppo all’improvvisazione e al caso. Che si tratti di potenziare certi aspetti del personaggio piuttosto che altri dovrete comunque dar fondo a tutte le vostre risorse per averne ragione! Alcuni attaccheranno con colpi poderosi, che non potrete parare ma solo evitare. Obbligandovi a schivare con perfetto tempismo. Altri invece assesteranno sequenze di colpi rapidissime, che renderanno difficile trovare un’apertura nelle loro difese senza rimanere a corto di Ki! Altri ancora vi attaccheranno con fuoco o effetti paralizzanti. Insomma non potrete mai abbassare la guardia! Una singola distrazione vi sarà fatale. Ma proprio qui sta il bello di Nioh, così come dei Souls in generale: la soddisfazione di farcela dopo innumerevoli sconfitte. La consapevolezza di aver finalmente padroneggiato uno scontro che prima sembrava impossibile!