I tre colossi dell’informatica AMD, Intel e NVIDIA hanno deciso di interrompere, almeno temporaneamente, le loro attività su suolo russo. Questa la risposta ufficiale delle tre compagnia al conflitto che imperversa in Ucraina da circa 2 settimane. In ordine cronologico, le tre aziende sono le ultime ad aggiungersi ad una estesa lista di imprese che, a vario titolo, stanno prendendo le distanze dal paese guidato da Vladimir Putin.
NVIDIA ha espresso il proprio pensiero, breve e lapidario, attraverso un portavoce che ha inviato una nota al portale PCMag. “Abbiamo interrotto tutte le vendite in Russia”, ha dichiarato il portavoce. Ciò vuol dire, ad esempio, che sugli scaffali russi non ci saranno schede grafice GeForce e altri prodotti del marchio almeno fino a fine conflitto e, forse, anche successivamente.
Intel ha affidato il proprio pensiero ad un comunicato stampa pubblicato sul sito aziendale. “Intel condanna l’invasione ucraina da parte della Russia. Abbiamo sospeso tutte le consegne e forniture dei nostri prodotti in Russia e Bielorussia. Il nostro pensiero va a chiunque sia stato colpito dal conflitto incluso il popolo ucraino e tutte le popolazioni di paesi vicini” si legge nel comunicato.
Anche AMD ha espresso la propria posizione in un comunicato inviato al sito PC World. “Basandoci sulle sanzioni applicate alla Russia da Stati Uniti e altre nazioni, AMD ha deciso di sospendere la vendita di propri prodotti in Russia e Bielorussia“.
Le tre aziende si uniscono dunque al lungo elenco di cui fanno già parte Microsoft, Epic Games, Apple, Electronic Arts, Bungie, Ubisoft e tante altre.