Nella sera dell’1 settembre 2020 Nvidia ha presentato le sue nuove schede video RTX Serie 30. Sono stati mostrati al momento tre modelli: la nuova top di gamma RTX 3090 una vera e propria belva per prestazioni e dimensioni, la RTX 3080 e la RTX 3070. Ma queste non sono le uniche novità presentate. Anche sul versante software Nvidia ha presentato delle interessanti novità come l’RTX IO che velocizzerà i caricamenti dei dati da SSD.
Questa tecnologia è stata sviluppata in collaborazione con Microsoft sfruttando le librerie DirectStorageAPI, per velocizzare il caricamento di dati dalla memoria, soprattutto dai nuovissimi SSD NVMe PCIe 4.0 come il Samsung 980 PRO o il Sabrent Rocket 4 Plus.
I sopracitati drive sono davvero velocissimi. Per diverse settimane abbiamo elogiato la velocità dei drive di PlayStation 5 e Xbox Series X, ma questi nuovi annunci hanno letteralmente stracciato per prestazioni i drive delle console Next-Gen.
In casi normali il trasferimento dati dall’SSD alla GPU passa attraverso CPU e RAM. Questo diventa un ulteriore problema quando i dati sul drive sono compressi e necessitano di una decompressione. L’operazione però è troppo lenta rispetto alla capacità di trasferimento dati dei nuovi drive, con la CPU che diventa un vero e proprio collo di bottiglia per il caricamento degli asset grafici.
Quindi come risolvere questo problema? Nvidia ha pensato di sfruttare l’enorme potenza delle RTX Serie 20 e Serie 30 per velocizzare il caricamento. Infatti grazie a RTX IO caricamento e decompressione dei dati viene gestita direttamente dalla GPU per un caricamento più immediato, lasciando la CPU libera di fare altro.
Come mostrato dalle slide di Nvidia, tramite RTX IO si riuscirà a trasferire fino a 14GB/s di dati da SSD a scheda video con un impatto minimo sulla CPU. Compito che altrimenti sarebbe decisamente gravoso anche per i processori di fascia alta.
Come abbiamo già segnalato prima, questa tecnologia sarà disponibile sia sulle nuove schede video RTX 3090, RTX 3080 e RTX 3070, sia sulle attuali schede video RTX Serie 20. Non vediamo quindi l’ora di vedere come funzionerà e di poterne testare le prestazioni.
Fonte: DSOG