In una recente intervista al Washington Post, l’ingegnere capo di PlayStation 5, Mark Cerny, ha parlato delle nuove tecnologie che stanno dietro la console next-gen. Il lungo articolo del Washington Post è ripartito addirittura dal deep dive di questo marzo. All’epoca la presentazione era stata rimodulata su quella inizialmente programmata per Il Game Developers Conference.
Proprio a developers e sviluppatori doveva rivolgersi quella conferenza. In quell’occasione, infatti, vennero snocciolati diversi dettagli tecnici riguardanti la potenza computazionale, il rinnovato audio 3D e, soprattutto, le novità che sarebbero state introdotte con l’SSD.
Cerny ha affermato di avere sentito diverse persone subito dopo quella presentazione e anche nei mesi immediatamente successivi. Molti si sono lasciati andare a commenti entusiastici nei confronti delle tecnologie impiegate da Playstation 5. Secondo tante delle persone ascoltate, l’adozione degli SSD permetterà di ‘sbloccare’ in qualche modo le potenzialità nascoste di giochi e sviluppatori.
L’ingegnere, per spiegare meglio cosa intendesse, ha attinto dalle sue esperienze raccolte nelle periodiche visite agli studi first-party. In più occasioni, ha raccontato, gli sviluppatori sono stati costretti a spezzare parti salienti del gameplay in modo da permettere al gioco di caricare i dati necessari. Diversamente, se resi subito accessibili, avrebbero generato non pochi problemi alle prestazioni.
“Molto del design attuale deve sottostare alle esigenze di data mangement. Le situazioni erano praticamente sempre le stesse. Il creative director chiedeva di mettere l’ingresso nell’antro segreto in un punto. a quel punto interveniva il programmatore che rispondeva ‘non ce la facciamo con la memoria’ oppure ‘allora ci serve una schermata di caricamento di 30 secondi che però ammazzerà il gameplay’ o, ancora ‘che ne pensate di una lunga corsa in ascensore prima di arrivare a quel punto?’ ecco, andavano sempre così”, ha raccontato Cerny.
In altri termini questi, come altri piccoli espedienti, erano un modo per ingannare i videogiocatori. Anche i cosiddetti ‘viaggi rapidi’ sono una furbesca implementazione per nascondere le schermate di caricamento. Espedienti per ‘mentire’ ai videogiocatori ingannandoli con una certa maestria.
Insomma, pare proprio che l’entusiasmo di Cerny per il lavoro svolto con PlayStation 5 sia ben giustificato. Di esempi e dimostrazioni della velocità di caricamento degli SSD ne abbiamo avute parecchie nel corso degli ultimi mesi: Demon’s Souls remake, Astro’s Playroom e Marvel’s Spider-man Miles morales, giusto per citare alcuni titoli. La smania per avere uno di questi gioiellini nei nostri salotti è più che comprensibile.
Fonte: Washington Post