Un brevetto depositato da Sony lascerebbe poco spazio ai dubbi. La compatibilità tra PlayStation 5 e le generazioni precedenti come PlayStation 3 e PlayStation Portable potrebbe presto essere realtà. Si tratta di una delle feature più richieste dagli utenti. Il documento, portato alla luce dal sito GameRant suggerirebbe l’intenzione, da parte di Sony, di aggiornare PlayStation 5 permettendo l’emulazione di alcune funzionalità presenti in periferiche provenienti da quelle e altre generazioni passate.
Secondo quanto testimoniato, nel documento vengono citate diverse periferiche: DualShock 3, PlayStation Portable Go ma anche telecomandi e Memory Card. Di fatto, se l’interpretazione fosse corretta, potrebbe voler dire che Sony abbia intenzione di introdurre la tanto agognata retro compatibilità. Non è detto che ad essere emulato sia il sistema PlayStation 3 o PlayStation Portable nel suo complesso. Potrebbe anche darsi che la cosa riguardi, appunto, solo le periferiche citate. Niente giochi? Ancora presto per dirlo con certezza.
Al momento, almeno per quanto riguarda PlayStation 3, i giochi possono essere eseguiti solo in remoto attraverso quello che fino a pochi giorni fa era PlayStation Now. La compatibilità con periferiche (tra cui sono inclusi i PlayStation Move e Eye Toy, tra l’altro), potrebbe indicare la volontà di alterare lo status-quo. Strano comunque notare si tratti di periferiche per la maggior parte dismesse. Chiaro che non si prevede di utilizzare quelle originali. I piani sono decisamente altri. Ma quali?
Ovviamente di conferme nemmeno l’ombra. Durante il deep-dive del 2020, Mark Cerny ha spiegato le varie difficoltà di inserire la feature in maniera nativa. Sarebbe stato necessario ricostruire il chip che permetteva il funzionamento di PS3. Dopo averlo fatto sarebbe stato anche necessario inserirlo in PlayStation 5.
Questo, diceva Cerny, avrebbe sensibilmente innalzato i costi della console. Non solo il prezzo per gli utenti ma anche per Sony. Come sappiamo, PlayStation 5 viene prodotta in ‘perdita’. Sony, cioè, non guadagna dalle vendite della console. Per costruire, assemblare e distribuire ogni unità, Sony spende complessivamente circa 600 dollari. Considerato che il prezzo a cui viene proposta al pubblico è circa 500 il calcolo è facilissimo.
Ora, non vogliamo lanciarci in facili entusiasmi. Sarà necessario attendere notizie più certe da parte di Sony.
Voi cosa ne pensate? Avremo finalmente la tanto agognata retro compatibilità? Non è la prima volta che si vocifera di una tale ipotesi.
Fonte: GameRant