Cosi vicino da sembrarci solo un sogno. Erano anni che aspettavamo, sognavamo e bramavamo l’arrivo di Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente; la quarta generazione dei mostriciattoli tascabili è in assoluto una delle più amate, e l’esordio esclusivo della serie su Nintendo DS è uno di quelli che i fan si son sempre portati nel cuore. Dati alla mano, Diamante e Perla sono tra i capitoli più di successo di sempre, e la volontà di Nintendo di ripulirli e portarli nell’epoca moderna è azzeccata, oltre che un grandissimo colpo al cuore per i milioni di nostalgici. Ritornare bambini non è mai stato più divertente di così, ed essere tra i pochissimi invitati ad assistere a una presentazione a porte chiuse dei remake Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente ci riempie il cuore di onore.
Fan di Pokémon come siamo, e avendo macinato centinaia e centinaia di ore sul gioco originale, il nodo in gola stringe anche doppio. Una bell’oretta in compagnia di un nuovo gameplay e di rappresentanti della Pokémon Company ha ci ha fugato dubbi e fornito nuove certezze. Di base, Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente si pone come un rifacimento fedelissimo, letteralmente 1 a 1. La mappatura è identica, ogni zona richiama le originali in misure e habitat, persino gli oggetti son piazzati negli stessi punti: contenutisticamente aspettatevi lo stesso identico gioco, un’occasione per recuperare la quarta generazione nel migliore dei modi possibili, e un commovente ritorno per chi ci è cresciuto.
Un ritorno fedele è seguito chiaramente da una lunga sfilza di pro e contro, e sarà il giocatore singolo a decidere quanto farselo bastare, ma vedere Pokémon tornare sulla formula classica dopo Let’s Go ha sicuramente fatto tirare un sospiro di sollievo a più di un appassionato. Visuale dall’alto, esplorazione totale e tantissime meccaniche da padroneggiare: ci siamo sentiti subito a casa.
La prima cosa che salta all’occhio è chiaramente lo stile grafico, di cui se ne è ampiamente discusso nei mesi della presentazione e che ancora oggi è al centro di un accesissimo dibattito. I personaggi chibi 3D in qualche modo richiamano i disegni originali, pur mantenendo una parvenza di antichità. Potremmo quasi definirlo “retro-moderno”. Dalla lunga distanza, tutto sembra un piccolo e dolce diorama, con omini in miniatura che percorrono stradine in miniatura: questo cambia durante le battaglie, che presentano invece modelli più realistici e maggiormente in linea con lo stile cartoon dei capitoli più recenti.
Tra l’altro, possiamo confermarvi come con il passare del tempo, Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente stiano migliorando graficamente sempre più. I ricordi del reveal sono lontani e, a oggi, questo remake è molto più in linea con la qualità dei migliori prodotti Nintendo. Sono stati aggiunti tanti piccoli tocchi, come illuminazioni differenti per ogni area e una resa dell’acqua molto più realistica. Per quanto assurdo, i giochi in questione sono già più belli da vedere di Spada e Scudo e, se le cose non cambiano, persino di Arceus. Dimostrazione, forse, che la quadra giusta di Pokémon non sia quella delle tre dimensioni libere. O almeno, non ancora. La direzione minimal, in ogni caso, ha ripagato: se col minimo sforzo è possibile ottenere risultati migliori, così anche che il team possa concentrarsi su altro (come modelli e animazioni dei Pokémon), allora è sempre una vittoria. E ad esserne convinta è la stessa Pokémon Company, quando le abbiamo chiesto il perché di questa scelta visiva.
Fedeltà totale anche sul piano narrativo che, sì, ci catapulta nuovamente nella regione di Sinnoh e nelle mefistofeliche grinfie del team Galassia. Eppure, fareste bene ad aspettarvi qualche sorpresa. Abbiamo intervistato dei rappresentanti del team di sviluppo anche riguardo dei possibili cambiamenti su dialoghi o linee di trama: sì, a quanto pare ci saranno dei riadattamenti più o meno pesanti dipendentemente dal caso, e già non vediamo l’ora di scoprire cosa è stato approfondito o magari anche cambiato. Interessante la soluzione per spostare su Nintendo Switch il PokéKron, il menu che dava senso al secondo schermo di DS. La comodità era quella di poter aprire mappe, guardare statistiche e controllare il team senza passare per alcuna schermata di pausa. Un modo intelligente di sfruttare il doppio monitor che, per forza di cose, non può essere trasposto in maniera identica su Switch. Ora, il PokéKron è in un angolo della visuale e può essere allargato e rimpicciolito a piacimento. Come immaginereste, non raggiungerà mai la comodità dell’implementazione originale, ma capiamo anche che era impossibile fare di più. In ogni caso, il tempo non si ferma durante l’utilizzo dello strumento, quindi l’idea di poter tenere d’occhio azione e menu in contemporanea è rimasta intatta. E va già bene così.
Il parco Concordia, dove possiamo svagarci portando a spasso i nostri Pokémon, fa ovviamente una nuova apparizione. Stavolta, con noi potremo portare fino a sei mostriciattoli (tra quelli consentiti). Il parco è utile anche per sbloccare la possibilità di farci accompagnare liberamente da un Pokémon anche nell’overworld (e questa è una novità), diventando quindi una condizione di sblocco e non un semplice luogo per riposare. Una nuova modalità foto ci spingerà a restare più tempo in gran compagnia dei nostri piccoli amici, mentre il minigioco della cucina – in cui creeremo Poffin con cui migliorare le loro caratteristiche e vincere i Contest – non solo potrà essere intrapreso con amici online, ma proprio con gli stessi Pokémon. Qui, un po’ come in alcune animazioni esplorative, si denota un po’ di pigrizia nel differenziare le movenze o a renderle un pelo più appetibili alla vista. Ma, in generale, è facile pensare che essendo un progetto minore per Nintendo, Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente non possano vantare dello stesso budget dei suoi colleghi.
Quello che dovrete aspettarvi, invece, è che le funzionalità online siano state potenziate a tal punto da espandere letteralmente ogni meccanica originale. Del resto, i classici Pokémon Diamante e Perla erano proprio famosi per aver permesso alla serie di affacciarsi nel vasto mondo dell’internet, così che allenatori da tutto il mondo potessero unirsi per decretare chi fosse il migliore. Quello che abbiamo potuto vedere in prima persona è che la famosa rete di tunnel sotterranei, oltre a permetterci di stanziarci con la nostra personalissima base segreta, sono stati espansi quanto basta per poter essere goduti completamente in cooperativa. Scavando ed espandendoci sempre più nei meandri del sottosuolo di Sinnoh, infatti, troveremo fossili, premi e gemme preziose: potersi lanciare in tutte queste attività in compagnia di tanti amici in contemporanea – e in carne ed ossa – è un piacere che non vediamo l’ora di (ri)scoprire anche nei remake. E occhio a quali pareti bucate: con un po’ di fortuna, potreste trovare habitat segreti in cui i Pokémon vivono tranquilli e numerosi. In generale, ora si avrà più motivazioni per scendere nei sotterranei, e quindi una delle feature più amate dei giochi originali è diventata ora ancora più centrale.
Oltre ai miglioramenti al quality of life, come un maggior numero di Punti Esperienza ottenibili in ogni battaglia (addio grinding), attese più brevi negli scontri tra un’animazione e l’altra, e tecniche esplorative legate a Pokémon selvatici e non più a membri del nostro team, c’è la chiara volontà di ricollegare questi giochi all’Arceus in uscita solo tra pochi mesi. Come vi abbiamo detto poco sopra, ILCA e Pokémon Company sono effettivamente intenzionati a modificare dialoghi e narrativa del gioco, anche se forse in pochissimi punti. La risposta che ci hanno dato personalmente è stata vaga, più un “sì, qualcosa è stato modificato” dal retrogusto di genericissimo mistero. Qualcosa che sicuramente interesserà ai veterani, visto il probabile rimaneggiamento di alcuni punti del folklore e del passato della regione. Quale sia il grande piano, ancora non possiamo saperlo. Ma sentiamo puzza che ce ne possa essere realmente uno, soprattutto per quanto riguarda la verità su Dialga e Palkia, i due leggendari.
Manca poco e finalmente potremo mettere mano su Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente. La demo estesa a cui abbiamo assistito in privato ci ha dato tante conferme, ci ha instillato sicurezze e ha spazzato via anche i pochi dubbi che avevamo. In linea di massima, questi remake sono esattamente quello che ci aspettavamo: un’occasione imperdibile per fan nuovi e vecchi di ritornare in una delle avventure più apprezzate dell’intero filone Pokémon. Fedele in tutto, o quasi, migliora i punti giusti nel modo giusto. Una rivisitazione che sprizza intelligenza da tutti i puri, mantenendo intatto ciò che invece già funzionava. A breve potremo darvi dei pareri sul gioco completo e, per questo, non possiamo far altro che consigliarvi di restare con noi.