Shinji Mikami, padre di Resident Evil 4, ha messo le mani sulla propria copia del nuovo Remake firmato da Capcom e considerato, da pubblico e critica, come uno dei migliori remake di sempre, se non addirittura il migliore. E chi può scoprire meglio le differenze tra l’originale e il Remake se non Shinji Mikami in persona?
Non è la prima volta che leggiamo il nome del famoso Game Director accostato al nuovo Remake di Capcom. Anni fa, infatti, Mikami diede la propria benedizione al team giapponese, quando il tutto era ancora una semplice voce di corridoio. Il supporto da parte del papà di Resident Evil 4 è sempre stato presente, con annesso qualche consiglio per migliorare la propria creatura.
Ricordiamo che Shinji Mikami, con Resident Evil 4, segnò un giro di boa per gli sparatutto in terza persona. La scelta di porre la telecamera appena dietro le spalle di Leon fu poi ripresa da diversi esponenti del genere sparatutto e survival horror, compresi capolavori del calibro di Gears of War, che poi arricchì con le coperture, Dead Space e The Last of Us, tutti giochi considerabili figli spirituali del capolavoro Capcom.
Ciò che fece Shinji Mikami, però, non si limitò solo alla visuale. Il gioco presentava infatti azioni contestuali, caratteristica rara per l’epoca, e soprattutto un sistema di difficoltà adattiva che tuttora si dimostra dannatamente efficace. Il gioco analizzava le azioni del giocatore e, qualora quest’ultimo fosse in estrema difficoltà, agiva sui nemici rendendoli più deboli. In alternativa, se il gioco notava una certa facilità, allora aumentava la forza dei nemici, il tutto senza però mai sfociare nello sbilanciamento.
Questo sistema di difficoltà adattiva è stato ripreso anche nei capitoli successivi del franchise, venendo migliorato di capitolo in capitolo, Resident Evil 4 Remake compreso. Shinji Mikami, dopo aver lasciato Capcom, fondò Tango Gameworks, un team ora di proprietà Xbox e autore dei due The Evil Within. Il suo ultimo lavoro, prima di separarsi dal team, è stato Hi-Fi Rush, esclusiva Xbox che ha letteralmente stregato i giocatori.
Fonte: Shinji Mikami