In vista della sua chiacchieratissima presentazione primaverile, si torna a parlare ancora una volta delle “vociferate” capacità tecnologiche di Nintendo Switch.
Dopo alcune voci che l’hanno già bollata come meno performante delle console di attuale generazione (quindi, non si prende PS4 Pro in considerazione), oggi ci giunge all’orecchio un altro possibile collo di bottiglia.
Cosa cambia, effettivamente, quando si rimuove Switch dal “dock”? Come ormai tutti sappiamo, la prossima console Nintendo è un affascinante ibrido tra piattaforma casalinga e portatile, ma non sempre è tutto oro ciò che luccica.
Stando alle parole di una fonte (anonima, inutile anche solo precisarlo) che si è rivolta a Digital Foundry, Switch perderebbe addirittura il 40% della “clock speed”, una volta rimossa dal supporto da salotto. Per quanto CPU e memoria restino inalterate, infatti, parliamo di una GPU che perde la metà delle sue performance, o quasi.
Come si ripercuoterà questa differenza, quindi, sui giochi supportati? Ad esempio, secondo la medesima fonte, gli sviluppatori potranno decidere di “equalizzare” le performance della versione fissa e portatile di un gioco per far sì che l’esperienza non cambi troppo, durante il passaggio.
Ovviamente, ciò significherebbe che molti titoli per Switch non arriverebbero mai a sfruttare appieno la potenza fornita della console. Ancora una volta, però, vi invitiamo a prendere il tutto come semplice “rumor“, almeno finché non sia la hardware house (o delle specifiche tecniche ufficiali) a confermare il tutto.
Fonte: Polygon
