
Il ritorno di Ninja Gaiden non è un semplice revival nostalgico: Ragebound segna un nuovo inizio. Il gioco, sviluppato da The Game Kitchen (Blasphemous) e pubblicato da Dotemu (TMNT: Shredder’s Revenge, Streets of Rage 4), è un’ode brutale al platform d’azione 2D con un’anima moderna. La data di uscita è fissata per il 31 luglio 2025 su PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5, e Xbox, ma già dal 9 al 16 giugno sarà disponibile una demo giocabile durante lo Steam Next Fest.
Due ninja, un solo destino
La trama di Ragebound si colloca immediatamente dopo l’inizio del primo Ninja Gaiden per NES. Ryu Hayabusa ha appena lasciato il villaggio per vendicare suo padre, ma il mondo è cambiato: una frattura tra il regno umano e quello demoniaco ha aperto un portale sull’oscurità.
Nel caos emergono due nuovi protagonisti: Kenji Mozu, giovane membro del clan Hayabusa, e Kumori, una letale kunoichi del Clan del Ragno Nero. Nemici per discendenza, sono costretti a unire le forze per sopravvivere e affrontare la minaccia che incombe. Le dinamiche tra i due non si limitano alla trama: il gameplay permette di alternare i personaggi sfruttando le loro abilità uniche, in un sistema di cooperazione che sfida anche le convenzioni del genere.
Gameplay tecnico e combattimenti a ritmo serrato
Il trailer svelato allo State of Play mostra un’azione frenetica, precisa, e spietata. Ogni momento di distrazione può essere fatale: il gioco esige riflessi fulminei e una profonda padronanza dei movimenti. Le boss fight contro creature gigantesche promettono momenti di grande tensione, mentre segreti, potenziamenti e missioni opzionali arricchiscono una struttura che vuole premiare la perseveranza e l’esplorazione.
Il sistema di combattimento “Epiphany” consente di sbloccare nuove mosse e abilità dinamicamente, man mano che si affrontano i nemici. Non si tratta solo di premere pulsanti: ogni battaglia è un’occasione per crescere, apprendere, evolversi.
Un mondo 2D che pulsa di vita (e morte)
Ninja Gaiden: Ragebound adotta una pixel art raffinata, che rievoca i classici ma si spinge verso una rappresentazione moderna e dettagliata. Gli ambienti, animati da un ciclo giorno-notte dinamico, contribuiscono a rendere vivo il mondo di gioco. L’atmosfera è densa, carica di minacce e mistero.
Anche l’aspetto sonoro è curato, ma con un gameplaycon attenzione quasi maniacale: alla colonna sonora lavorano Keiji Yamagishi, Ryuichi Niita e Kaori Nakabai, veterani della trilogia NES, affiancati da Sergio de Prado, noto per Blasphemous. Il risultato è una fusione di passato e presente, con brani capaci di amplificare l’intensità di ogni scontro.
Un’eredità difficile da onorare, ma con idee nuove
Affrontare un nome come Ninja Gaiden significa prendersi una responsabilità enorme. Con Ragebound, il team di sviluppo sembra aver trovato un equilibrio tra rispetto e innovazione: l’eredità della trilogia NES viene riconosciuta, ma mai copiata pedissequamente. La direzione intrapresa punta a un nuovo pubblico senza dimenticare i fan storici.
Il 31 luglio sarà il momento della verità. Se le promesse saranno mantenute, Ninja Gaiden: Ragebound potrebbe non solo far rinascere la serie, ma rilanciarla come punto di riferimento per l’action platform 2D.