The Last of Us Remake: Cosa cambierebbe nella trama? Cosa migliorerebbe? Ce ne parla Jason Schreier

The Last of Us

Dopo il clamore suscitato con il suo report su Sony, Jason Schreier di Bloomberg è ritornato a parlare di The Last of Us Remake durante l’ultimo podcast di MinnMaxShow.

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Nel caso specifico, ha voluto dare maggiori dettagli sull’operazione The Last of Us Remake: Visual Arts Service Group aveva proposto a Sony di rifare il primo capitolo del noto gioco di Naughty Dog, quindi, presentò una sorta di demo al colosso giapponese, convincendola. Sfortunatamente, i lavori hanno subito un rallentamento e il team è stato riassegnato a supportare la produzione di The Last of Us 2, che aveva subito già un rinvio.

Una volta lanciato sul mercato il secondo capitolo, Sony decise di trasferire le competenze del remake di TLOU a Naughty Dog stessa con un sostanzioso aumento del budget previsto inizialmente. Eventi che hanno fatto riflettere alcuni membri del gruppo di Visual Arts e, a causa di questo, portati a rassegnare le dimissioni. Secondo il noto giornalista, il rifacimento è stato concepito come un progetto contiguo al sequel originale: il comparto tecnico verrà aggiornato con le stesse tecnologie e verranno introdotte meccaniche di gameplay simili a quelle di TLOU 2.

In buona sostanza, il proposito aziendale è quello di creare un The Last of Us-Parte Uno in sintonia con il secondo da pubblicare in un unico pacchetto per i fan della serie. Però, Schreier ha affermato di non sapere se la software house californiana abbia intenzione di modificare o aggiungere nuovi elementi di trama alla sceneggiatura originale.

Schreier ha anche aggiunto che Naughty Dog ha la necessità di mantenere impegnato il proprio team: “Cos’altro farà (Naughty Dog) in questo momento? Ha finito The Last of Us 2, Neil Druckmann e altri sviluppatori diranno “Cosa vogliamo fare dopo?” e ci sono centinaia di persone in studio che non hanno molto su cui lavorare“.

E continua: “C’è il multiplayer ( di TLOU 2), non so in quale fase si trovi, ma dubito che abbia bisogno di tutto il team. Hanno un gruppo di persone che hanno bisogno di lavoro, e quindi è la soluzione ideale, “Mettiamoli al lavoro sul remake di TLOU, abituiamoli a lavorare su PS5”. È qualcosa che alcuni faranno per il prossimo anno o giù di lì mentre altri progetti sono in pre-produzione“.

Per il giornalista americano, il remake su PlayStation 5 risulta essere un “progetto sicuro”, facile da produrre e che non porterebbe il team ad immolarsi in periodi di crunch folli, senza contare le vendite che sarebbero più che positive.

Fonte: YouTube