Starcraft: il codice sorgente perduto era nelle mani di un fan. L’avrà restituito?

Il codice sorgente di StarCraft è scomparso dalla faccia della Terra ben 20 anni, in circostanze ancora misteriose. Neanche il team di sviluppo sa che fine abbia fatto quel vero e proprio tesoro, ma dei recenti avvenimenti potrebbero finalmente aver fatto luce sulla questione.

In quel disco, per chi non avesse capito l’importanza della situazione, è contenuto “cuore, cervello e organi” del capolavoro Blizzard, tutti gli elementi che compongono il suo mondo futuristico e gli ingranaggi che permettevano al suo motore di girare – e a noi, ovviamente, di goderne.

Assurdo ma vero, solo pochi giorni fa è arrivato dritto nelle mani di Hector Solorzano, collezionista del New Jersey. Ciò che è accaduto dopo, invece, è quasi assurdo.

Partiamo da un presupposto: Solorzano non aveva la più pallida idea di essere in possesso di una vera e propria reliquia; reliquia che, nelle mani sbagliate, si sarebbe potuta benissimo trasformare in un’arma a doppio taglio, soprattutto per la software house.

Svelare al mondo intero tutti i tuoi segreti, dopotutto, non è mai piacevole, senza considerare ciò che avrebbero potuto farne i pirati.

L’uomo aveva infatti acquistato in blocco vari prodotti Blizzard su eBay. Il disco Gold Master Source Code era tra questi ma, a quanto pare, neanche il primo rivenditore era conscio di ciò che avesse tra le mani.

Quasi un mese dopo, l’inusuale scoperta è stata condivisa sulla rete. Inutile precisarlo, erano in migliaia a bramare quel disco e ci volle poco perché le offerte schizzassero oltre le stelle.

La storia è ovviamente arrivata alle orecchie di Blizzard che, in men che non si dica, ha contattato Solorzano chiedendogli di restituire il disco all’azienda. Un po’ per paura, un po’ per buonsenso, l’uomo ha finito per accettare, perdendo per sempre l’occasione di fare soldi facili tramite le numerosissime offerte esterne.

Il karma, alla fine, lo ha perdonato.

Qualche giorno dopo, il nostro Hector è stato infatti contattato dalla stessa Blizzard, che non solo gli ha donato 250 dollari (briciole, sì) ma gli ha anche regalato un bel po’ di materiale e videogiochi (che potrete vedere nella foto in basso).

La sorpresa più grande, però, è stata l’invito – spese di viaggio incluse – al BlizzCon, con tanto di possibilità di andare a prendere una birra con il team di sviluppo.

“Per quanto li ringraziassi, continuavano a ripetere che erano loro a dover ringraziare me, ha poi spiegato l’uomo su internet. Tutto è bene quel che finisce bene (?)

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