Synced: abbiamo provato il free-to-play di NExT Studios. In viaggio verso il Meridiano. Anteprima (PC)

Siamo stati a Monaco di Baviera per provare con mano la versione quasi definitiva di Synced, in uscita questa estate.

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GameTime ha volato fino a Monaco in Baviera per mettere le mani in anteprima su Synced, free-to-play sviluppato dallo studio NExT e pubblicato da Level Infinite che arriverà su PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5 entro la fine di questa estate. Mentre i developer danno appuntamento al grande pubblico europeo nel corso della Gamescom 2023 (dal 23 al 27 agosto in quel di Colonia), i publisher ci hanno accolto sempre in Germania per vedere come il gioco si appresta ad arrivare sul mercato.

Cosa è successo qui?

Facciamo un pochino di ordine: cosa è Synced? Synced è è uno sparatutto rogue-looter con matchmaking free-to-play. Nel gioco vestiremo i panni di un “runner” (più avanti vedremo meglio chi sono) impegnato nella zona del Meridiano.

L’anno non è specificato ma siamo in un futuro non troppo lontano. Dopo uno strano cataclisma chiamato “Collasso” la parte di popolazione più abbiente ha evacuato il pianeta in direzione della stazione orbitale Ark-1. Chi è rimasto si trova ad affrontare le classiche difficoltà post-apocalittiche che potreste immaginare, in testa la lotta per assicurarsi risorse sempre più scarse per una popolazione sempre più affamata.

Chi se la passa peggio però sono le persone che vivono negli Stati Uniti. L’epicentro del Collasso (che pare non essere del tutto naturale, ma provocato dalla Shinar Industries, una multinazionale impegnata nel mondo della miniaturizzazione della tecnologia), si è manifestato anche attraverso la comparsa di alcune creature costituite da nanotecnologia. I “Nano” appunto. Contemporaneamente a loro ha fatto la sua comparsa una strana ma preziosa sostanza definita Nerva. Una sostanza bio-meccanica in grado di fornire energia agli avamposti umani rimasti.

La sua utilità ha scatenato una specie di nuova caccia all’oro alla quale non possiamo sottrarci. La caratteristica peculiare di Synced è che i Nano non saranno solo nemici da abbattere senza alcuna pietà o ripensamento, ma costituiranno anche degli alleati: a patto di sincronizzarsi con loro, ovviamente.

Tieni stretti gli amici…

Synced non si perde in chiacchiere: il tutorial ci catapulta immediatamente nella zona di esclusione, da soli, armati di poco più che una pistola e un fucile d’assalto. Subito ci viene presentata la meccanica principale e che dà titolo all’opera: quella di sincronizzazione.

Nel corso del nostro attraversamento delle varie aree di gioco sarà possibile a un certo punto incontrare alcuni Nano coi quali entrare in contatto: i Nano Prime. Questo ci permetterà di controllarne uno da evocare a piacimento mentre procederemo a liberare i “dungeon”. I nano a nostra disposizione si dividono in quattro tipologie principali: artiglieri, sonde, distruttori e guardiani. Gli ultimi due sono i Nano specializzati nella difesa.

Mentre i Guardiani si piazzano a fornire una barriera che separerà voi dall’orda dei nemici fornendovi un comodo riparo, i distruttori si getteranno in mezzo alla mischia e assorbendo i colpi per voi, restituendoli anche al mittente quando necessario. Le Sonde, come si intuisce dal nome, sono i ricognitori della situazione: si muoveranno intorno al campo di battaglia individuando per voi le risorse e la posizione dei nemici. Sono anche in grado di difendersi in autonomia grazie ai loro potenti laser. Ultimi, ma non per importanza, gli Artiglieri. Avete bisogno di una potenza di fuoco aggiuntiva? Bene, con loro avete trovato ciò che fa al caso vostro. Io personalmente mi sono trovato benissimo con i distruttori, ma non voglio assolutamente limitare la vostra fantasia.

Lunga vita a chi ha il grilletto facile

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Ogni nostra missione prenderà il via dall’avamposto Heaven, uno degli ultimi insediamenti umani nella zona di esclusione vicino il meridiano. Da lì potremo prepararci e partire per le missioni che il gioco ci propone. Nel corso della nostra prova abbiamo avuto a disposizione la possibilità di provare sia le modalità PvE che PvP. In entrambi i casi è possibile costituire una squadra composta da fino a quattro giocatori oppure affrontare la missione da soli. Consiglio: non fatelo a meno che non siate degli sharpshooter già abilissimi o masochisti, portatevi sempre dietro degli amici, meglio se affiatati.

Le 5 missioni PvE, infatti, pur tra loro simili nella struttura e cioè liberare varie zone prima di arrivare al ‘boss’ finale, un Nano tiranno, presentavano alcune piccole differenze. Non solo il setting ma anche, e soprattutto, la quantità e varietà di nemici che era possibile incontrare che definiscono il livello di difficoltà della missione stessa. Questa verrà indicata attraverso un livello di potenza consigliato. Il nostro personaggio ne avrà uno che potrà crescere nel corso del tempo grazie alle risorse raccolte sul campo ma, almeno nelle prime fasi, non sarà quasi mai sufficiente per farci affrontare una zona da soli.

La modalità PvP, non fa che aggiungere a quanto già affrontato la presenza di una squadra avversaria con l’obiettivo di fermarci. Ammetto di averla esplorata molto meno rispetto alla componente PvE cui riconosco il merito di avermi assorbito per la quasi totalità delle due ore a disposizione.

Più siamo…

Qui entra in gioco il bilanciamento della squadra. Come consigliato poco sopra: è bene non pensare di affrontare le varie aree di gioco da soli. Ve lo dice Roberto, 13 morti all’attivo prima di accettare di stare in squadra. Non solo per aumentare le probabilità di successo ma anche – e soprattutto – per non negarsi la possibilità di sperimentare con le varie strategie derivanti dall’uso di quello o quell’altro runner.

Qui, NExT si appoggia sui più classici stilemi degli hero-shooter ma la cui episteme può essere rintracciata già in Metal Slug: ogni personaggio ha caratteristiche uniche che vanno a influenzarne il compito sul campo di battaglia. Vi ricordate quando vi abbiamo raccontato di Redfall? Ecco, simile.

Croupie e Park, ad esempio, rappresentano le bocche da fuoco più importanti del gruppo. Ragna, invece, è in grado di individuare velocemente le risorse utili alla nostra squadra. Layla è il membro della squadra specializzato nelle incursioni grazie alla sua tuta che la rende temporaneamente invisibile agli occhi nemici. Chiude il Dottor Stone: specializzato in healing. Combinate tra loro i vari membri del gruppo e l varie tipologie di Nano a seconda della situazione per ottenere una squadra bilanciata. Potete fare tutto dall’hub Heaven di cui vi abbiamo parlato prima.

Purtroppo però questo non sopperisce a una comunque scarsa varietà di missioni da eseguire. Certo, si tratta di una edizione non ancora definitiva del gioco. Persino Exoprimal della blasonata Capcom è arrivato sul mercato con una sola tipologia di compito. Le altre modalità di gioco vengono aggiunte mano a mano. Non dubitiamo che novità arriveranno in futuro. A tal proposito, sono stati proprio i publisher a raccontarci della intenzione di lanciare contenuti stagionali che possano in qualche modo rinfrescare di volta in volta l’esperienza.

Gunplay soddisfacente

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Varietà che, invece, abbiamo riscontrato nelle armi e negli equipaggiamenti disponibili per ognuno dei personaggi. Certo, considerate che in campo di battaglia non potrete portarvi dietro chissà cosa addosso, giusto tre: una pistola di piccolo calibro, un fucile d’assalto e qualcosa con maggiore potenza di fuoco, questa una dotazione standard. Procedendo potrete ottenere nuove armi per ognuna delle tipologie a disposizione così da poter rendere più variegato il vostro approccio.

Ognuna di quelle provate, inoltre, ci ha restituito un feeling diverso e coerente con quanto equipaggiato. Del gunplay, insomma, possiamo dirci abbastanza soddisfatti. A tal proposito, ricordate che nel gioco, oltre ai normali potenziamenti ottenibili tramite dei chip, la meccanica di Tecnologia Bellica ci permette di ottenere perk temporanei per le armi in nostro possesso.

Avrete anche l’opportunità di eseguire attacchi melee qualora doveste trovarvi in situazioni disperate ma rammentate che per quanto siano nanomacchine voi non siete il senatore Armstrong (blink blink, Metal Gear fan).

In conclusione

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Ecco, forse questo è il più grande PRO – ma anche il maggiore CONTRO – dell’esperienza. Le ispirazioni a cui NExT ha attinto sono talmente tante e riconoscibili che individuare una reale identità per Synced risulta difficile. Da un gioco di questo genere non ci si aspetta certo una trama o una lore particolarmente profonda. Ci aspetta un canovaccio, quasi un pretesto plausibile per metterci nei panni di uno dei personaggi per poi dare sfogo alla nostra sete di piombo. La premessa qui è piuttosto standard – esperimento andato male, creature pericolose in giro (di nuovo, il più vicino è Redfall) – ma i Runner costruiti per supportarla appaiono privi di qualsivoglia carisma.

Non fraintendete: la loro differenziazione arriva dove serve: nell’impatto sul gameplay. Dotarli di un minimo di personalità in più così da lasciare che i giocatori si affezionassero a l’uno o all’altra non avrebbe guastato. In questo modo abbiamo davanti solo un avatar per il quale non abbiamo potuto scegliere le fattezze. Peccato, ma anche pazienza.

Non possiamo che, a questo punto, invitarvi a provare direttamente con mano il gioco quando arriverà sugli store di PS5, Xbox Series X/S e PC.

Vi ricordiamo che è possibile procedere alla pre-registrazione attraverso il sito ufficiale già adesso così da ottenere diversi bonus in-game sbloccabili man mano che raggiungerete il livello di potenza richiesto.