The Last of Us: che fine ha fatto il multiplayer? Sviluppo in pausa e personale ‘in fuga’

Secondo alcuni report, mandati a casa diversi developer. Ora, ad andarsene è Anders Howard, responsabile dei sistemi di monetizzazione.

the last of us parte 1 naughty dog ellie joelt

L’ultimo a levare le tende è Anders Howard, principale designer della monetizzazione, come fatto emergere da Naughty Dog Info. Prima di lui, però, numerose informazioni circa dozzine di membri del gruppo sollevati dai loro incarichi erano state messe insieme da Kotaku in un report. Lo sviluppo della componente multiplayer di The Last of Us sarebbe dunque in pausa anche a causa di questo ‘turn-over’.

Stando alle informazioni riportate a Kotaku da due fonti descritte come bene informate, Naughty Dog avrebbe spedito a casa 25 persone. Secondo le informazioni si tratterebbe di personale a tempo determinato ma a cui non è stata offerta alcuna indennità dopo il licenziamento.

Sebbene non ci sia una conferma ufficiale da parte del team, è evidente che il multiplayer di The Last of Us stia navigando in cattivissime acque. Il progetto, anticipato nella primavera del 2022 da alcuni rumor, è stato poi confermato al Summer Game Fest di quell’anno. “Prime informazioni a partire dal 2023” affermò Neil Druckmannn. Sebbene lo studio sia ancora in tempo a mantenere la promessa fatta dal capo e nonostante qualche briciola sia stata effettivamente lanciata, la sensazione che il nuovo Factions sia parecchio indietro è fortissima.

Fino a questo momento, di The Last of Us Multi abbiamo avuto solo una immagine e alcune nuove dichiarazioni di Druckmann. Il Presidente lo ha descritto come uno dei progetti più ambiziosi dello studio, una visione che pare poi sia stata pesantemente ridimensionata dopo l’ingresso di Bungie nei PlayStation Studios. Dopo diversi aggiustamenti, l’ambizioso progetto sarebbe stato portato a più miti consigli. A maggio di quest’anno, Naughty Dog ha condiviso uno statement di scuse e spiegazioni.