Valve in tribunale: sotto accusa per aver sfruttato Steam per mantenere alti i prezzi dei giochi

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Una nuova tegola si è abbattuta su Valve. La società fondata da Gabe Newell dovrà rispondere in tribunale di gravi accuse che le sono state rivolte. La società è stata accusata di aver sfruttato Steam per aver mantenuto alto il prezzo dei giochi per PC.

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La class action è stata compilata in una corte federale californiana, e accusa Valve di aver imposto una barriera artificiale all’ingresso per gli sviluppatori emergenti.

Senza scendere troppo nel linguaggio legale, Valve è accusata di sfruttare la posizione dominante di Steam per imporre agli sviluppatori condizioni contrattuali economicamente svantaggiose. In particolare ci si aggrappa alla clausola “Most Favored Nations“, che impedirebbe a concorrenti come Epic Games Store e Microsoft Store di competere contro Steam.

Quella delle commissioni di Steam è una lunga battaglia. Portata particolarmente alla ribalta da Epic Games quando lanciò il suo store. Premettendo che Tim Sweeney ed Epic Games non sono dei benefattori, hanno portato alla luce il fatto che il 30% delle commissioni sul prezzo di vendita di un gioco fossero elevate per il settore. E di conseguenza Epic Games Sore trattiene una commissione solamente del 12% che include anche la licenza di Unreal Engine 4.

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Fonte: The Hollywood Reporter