Xbox: Microsoft abbandona le edizioni fisiche? I giochi arrivano su disco solo su PS5, e nemmeno tutti

Gears of War Reloaded gameplay trailer Xbox Games Showcase

l futuro del gaming secondo Microsoft sembra ormai sempre più chiaro: un mondo digitale, in abbonamento e senza dischi. Negli ultimi mesi, l’azienda di Redmond ha moltiplicato l’offerta videoludica sulle sue piattaforme, ma paradossalmente ha ridotto drasticamente la presenza di edizioni fisiche per i propri giochi, almeno per quanto riguarda Xbox Series X. Un cambio di rotta che sta preoccupando gli appassionati del supporto fisico e i sostenitori della preservazione videoludica.

The Outer Worlds 2: su disco solo per PS5, su Xbox arriva il codice

Uno degli esempi più recenti e simbolici è The Outer Worlds 2, sviluppato da Obsidian e pubblicato da Microsoft. Mentre su PlayStation 5 uscirà in versione fisica con disco, su Xbox Series X sarà distribuito solo con un codice all’interno della confezione, senza disco. Una scelta che sta diventando sempre più comune per i titoli first-party dell’ecosistema Xbox.

Durante lo showcase estivo di Microsoft, diverse novità hanno suscitato entusiasmo… e altrettanta delusione. Ninja Gaiden 4, ad esempio, pubblicato da Microsoft, non avrà una versione su disco per Xbox. Lo stesso vale per Tony Hawk’s Pro Skater 3 + 4, mentre Gears of War: Reloaded non risulta nemmeno avere una confezione prevista per la piattaforma Microsoft, nonostante una versione fisica sia invece confermata per PS5. Secondo il portale spagnolo Vandal, la versione PlayStation sarà completamente giocabile dal disco, cosa ormai sempre più rara nel panorama Xbox.

L’allarme dei fan: Xbox sta dicendo addio al supporto fisico?

Le preoccupazioni non sono nate oggi. Già nel 2023, un leak emerso dal processo tra FTC e Microsoft per l’acquisizione di Activision svelava i piani per una versione mid-gen di Xbox solo digitale. Nei primi mesi del 2024, l’esclusiva Senua’s Saga: Hellblade II è uscita senza edizione fisica, mentre foto condivise online mostravano scaffali Xbox sempre più vuoti nei negozi, sostituiti da semplici codici digitali.

Nel frattempo, si è parlato anche di tagli ai team retail interni a Microsoft, e questo ha ulteriormente rafforzato l’idea che il supporto fisico non sia più una priorità. Curiosamente, Hellblade II arriverà anche su PS5 con edizione fisica, ma solo grazie all’intervento di Limited Run Games, specializzata in edizioni da collezione.

Phil Spencer: “Seguiamo i nostri clienti”, ma il messaggio è chiaro

Interpellato sul tema a inizio 2024, Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, ha dichiarato: “Supportiamo il formato fisico, ma non abbiamo intenzione di spingerlo oltre la reale domanda dei clienti. Distribuiamo i giochi sia fisicamente che digitalmente, ma seguiamo semplicemente le preferenze del pubblico. La maggior parte dei nostri utenti oggi compra in digitale”.

Un’affermazione che ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni fan hanno trovato conforto in un’altra parte dell’intervista, in cui Spencer aggiungeva: “Non stiamo cercando di eliminare il supporto fisico. Non è una strategia precisa da parte nostra.” Ma guardando ai fatti, la direzione sembra ormai tracciata. Microsoft non ha voluto commentare nemmeno quando Kotaku ha chiesto spiegazioni sui recenti giochi Xbox venduti solo in versione ‘code in a box’.

Tra eccezioni e paradossi: discorso diverso per Indiana Jones, ma…

Non tutti i giochi però seguono questa linea. Indiana Jones and the Great Circle avrà un’edizione fisica su entrambe le piattaforme, ma è una rara eccezione. Avowed, altro titolo di Obsidian, non è uscito su disco, mentre Doom: The Dark Ages (qui la recensione) è disponibile su supporto fisico, ma con meno di 1GB di dati realmente presenti sul disco, rendendolo inutile senza download. Call of Duty: Black Ops 7 potrebbe seguire lo stesso schema, con un disco che funziona solo come chiave DRM per sbloccare la versione digitale.

Una strategia perfettamente in linea con la visione di Microsoft: digitale, cross-platform, basata su abbonamenti e centrata su Game Pass. Per molti utenti su PC o su handheld come il futuro ROG Xbox Ally, questa impostazione ha senso: perché spendere 80 euro per una scatola vuota quando il gioco è incluso in Game Pass Ultimate da 20 euro al mese?

Preservazione e collezionismo messi da parte?

Se per i gamer da PC questa logica funziona, per chi ama collezionare o semplicemente conservare i giochi nel tempo, si tratta invece di un duro colpo. Sempre più utenti chiedono: quanto costerebbe davvero offrire entrambe le opzioni? Perché privare chi lo desidera di un formato concreto?

Intanto, nel 2026 Xbox celebrerà il suo 25° anniversario con l’uscita di titoli molto attesi come i nuovi Fable, Forza Horzion 6 e l’attesissimo Gears of War: E-Day nonché, forse, un remaster/remake di Halo: Combat Evolved. Ma ci sarà spazio per edizioni fisiche? Se nulla cambierà, è probabile che solo i giocatori PS5 potranno metterci davvero le mani sopra.

Fonte: Kotaku

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