Xbox Project Scarlett: Digital Foundry analizza la possibile configurazione hardware dell’E3

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Allo scorso E3 2019, Xbox ci ha dato una prima anticipazione di Project Scarlett in attessa del reveal vero e proprio. Durante la conferenza, Phil Spencer ha svelato i primi dati e lasciato intuire quale sarà l’architettura della nuova console (ne abbiamo parlato in questo articolo).

Alla base ci sarà un’APU composta da CPU AMD con architettura Zen 2 e GPU Radeon Navi con supporto per il ray tracing hardware. Il tutto affiancato da un SSD e un lettore ottico.

Microsoft ha promesso che sarà quattro volte più potente di Xbox One X, ma questo è tutto da verificare perchè detta in questo modo ci sembra una capacità di elaborazione dati che neppure i migliori PC Gaming in commercio hanno.

Lo stesso Richard Leadbetter di Digital Foundry ha posto la questione su questo punto. 24TFlop sono una potenza di elaborazione abnorme per una console il cui prezzo di mercato dovrebbe aggirarsi attorno ai 500$. Per fare un paragone una Nvidia RTX 2080 Ti ha una potenza di elaborazione di circa 14TFlop e costa 1279€ a listino.

L’obiettivo è di garantire la possibilità di giocare in 4K con un framerate in grado di arrivare a 120fps, e allo stesso tempo supportare la risoluzione 8K per il futuro.

Il vero game changer invece sarà l’SSD personalizzato che garantirà tempi di caricamento estremamente ridotti. Una volta installati i giochi sarà possibile lanciarli in tempi brevissimi, come ai tempi delle console con cartuccia, e dimenticare i tempi di caricamento tra una zona e l’altra.

Al momento però mancano davvero molti mesi all’uscita di Xbox Project Scarlet. La console verrà lanciata nel periodo natalizio del 2020, che inizia con il Black Friday e termina a fine anno.