Un articolo su Polyvon ha raccolto alcune delle creazioni postate in rete dagli utenti. Gli strumenti di personalizzazione messi a disposizione da FromSoftware in Armored Core 6 non potevano essere sfruttati meglio. La community di appassionati di mecha, d’altronde, ha sempre dimostrato un affetto sconfinato nelle opere che per prime hanno esplorato il concept dei robottoni pilotabili. Da un lato, tutta la vasta produzione di Go Nagai con il magnifico trio Mazinger, Goldrake e Jeeg.
Dall’altro, invece, c’è il più organico filone avviato da Yoshiyuki Tomino e Hajime Yatate: quello dei Mobile Suit Gundam. Con la loro opera, Tomino e Yatate davano nuovo lustro al genere avviato da Nagai introducendo elementi nuovi e dando il via a quello che viene definito il filone dei real robot.
I mecha, in Gundam (e nelle opere successive) non erano semplicemente robottoni frutto di una scienza astratta, capaci di azioni quasi slegate da qualsiasi legge fisica e dove la morale era sempre “umani vs. alieni”. In Gundam, i robot provavano ad aderire quanto possibile al realismo. Si tentava di renderli scientificamente plausibili. La trama, poi, lungi dall’essere lineare in senso stretto, si concedeva di toccare temi un po’ più complessi.
Esattamente come nella serie Armored Core, d’altronde. Come ricordato dalla nostra Mara Sanvitale nella sua recensione di Armored Core 6: Fires of Rubicon, si rintraccia un fondo di transumanesimo nel canovaccio che fa da base alla serie. Dopo i primi esperimenti dei modder che, come tappa quasi obbligata, hanno inserito CJ da GTA San Andreas, si passa alle creazioni dei player che a vario titolo omaggiano le opere di Tomino e Yatate. Immancabili, ovviamente, i richiami alla palette colori scelta in origine per RX-78-2, il più famoso della serie e ideale ambasciatore del brand.
Oltre Gundam: gli altri omaggi in Armored Core 6
Neon Genesi Evangelion: Shinji Ikari è atterrato su Rubicon 3?
Ma se non bastasse l’intrusione nell’Universo Coloniale (con relative linee temporali alternative), c’è poi una serie di omaggi all’opera magna di Hideaki Anno: Neon Genesis Evangelion. Un EVA01, o comunque qualcosa di simile a quanto pilotato da Shinji Ikari. Certo, poi altrove tantissimi omaggi di vario genere vengono riservati ad Asuka Langley, ma EVA01 resta il robottone più iconico.
Dove c’è un veicolo c’è Akira. E non servono nemmeno più due ruote
Poi, immancabile per ogni videogioco che preveda un veicolo e la possibilità di personalizzare quest’ultimo anche l’omaggio ad Akira di Katsuhiro Otomo (link dove non spammo assolutamente un mio contenuto su Twitter, no no). La moto di Kaneda – come RX 78-02 – è apparsa più volte nel mondo reale. Lo schema colori, con quel rosso accesso, appare anche sull’Armored Core di questo fan.
La Yamato è pronta a salpare, di nuovo
Come Akira, Neon Genesis Evangelion e Gundam, anche Star Blazer rappresenta una tappa fondamentale nella storia dell’animazione giapponese. La serie originale – dato che c’è anche un reboot – venne realizzata dal compianto Leiji Matsumoto (già autore del manga relativo). Oltre a ispirare Hideaki Anno per il suo NGE, Star Blazer attinge alla storia nazionale giapponese. La nave spaziale è chiamata Yamato, lo stesso nome utilizzato da una delle più famose navi corazzate della flotta imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Non solo buoni e non solo Giappone. I Decepticon sono sul pianeta
Cosa c’è di più affascinante del male? Un capo cattivo. E se quel capo malvagio è anche un robottone a capo di altri robottoni malvagi che hanno intenzione di darsele costantemente di santa ragione con altri robottoni (però buoni) il successo – commerciale – è servito. Ecco dunque che in Armored Core 6 fa la sua comparsa Shockwave G1, uno dei primissimi generali Decepticon (secondo solo a Megatron) a scontrarsi con i Transformers.
Combattere è l’unica cosa di cui sia realmente capace
Oltre ad Armored Core 6 (e ai precedenti capitoli della serie), robottone in ambito gaming fa rima con Metal Gear Solid (e Zone of the Enders, curiosamente entrambi di Konami e Hideo Kojima). Sebbene le richieste per un Metal Gear Rex o in alternativa un Ray si moltiplichino nel Subreddit, qualcuno ha spiazzato tutti e postato il suo personalissimo take su Gray Fox in versione Cyborg Ninja dal primo Metal Gear Solid. Sì, qualcuno ha anche provato a realizzare il Rex ma il risultato non è dei più convincenti… Molto meglio il Jeuthy da ZoE!
Questi sono solamente alcuni degli omaggi rintracciati bazzicando la rete. Le opzioni di personalizzazione offerte in Armored Core 6 con un occhio di riguardo all’edizione PC aprono la strada a una serie pressoché infinita di ulteriori possibilità espressive.