Fin dal suo esordio, la saga di Assassin’s Creed ha sempre regalato grandi emozioni un po’ a tutti. Certo, ha avuto i suoi alti e bassi. Ma ciò non toglie il fatto che ogni capitolo, al suo annuncio, ha riacceso la fiamma nei cuori dei fan. Compreso Assassin’s Creed Valhalla!
Il nuovo titolo, protagonista di una fantastica galleria immagini, è indubbiamente il titolo più chiacchierato del momento (insieme a The Last of Us Part II, ormai prossimo all’uscita)
La domanda che s’instilla nella mente di ogni fan della saga, a ogni nuovo annuncio, è sempre la stessa: “Come saranno la trama e il gameplay di questo nuovo capitolo?”
Ecco, partendo per l’appunto da questo interrogativo, oggi vi vogliamo esprimere la nostra opinione a riguardo, ovvero come noi vorremmo fosse Assassin’s Creed Valhalla.
Il Parkour
Partiamo da uno degli elementi chiave dell’intera saga di Ubisoft, il parkour. Lo abbiamo visto evolversi continuamente: Dalle animazioni al giorno d’oggi legnose del primo capitolo, fino al fantastico sistema d’arrampicata di Unity.
I nuovi capitoli hanno cambiato in meglio, almeno secondo il nostro punto di vista, la giocabilità della saga grazie alla svolta ruolistica.
Ma il sistema d’arrampicata, il parkour, non risulta più scenico come su Unity. Ciò è dovuto alla grandezza delle mappe, così enormi da non permettere agli sviluppatori di tracciare un persorso ben delineato come in passato.
Nonostante tutto, per smorzare tale difetto, da Origins è possibile arrampicarsi quasi dappertutto senza bisogno di cercare un appiglio piazzato in punto preciso.
Ciò che vorremmo a riguardo non è che gli sviluppatori piazzassero appigli in qualsiasi punto delle mappe, anche perché sarebbe impossibile.
Vorremmo soltanto che, almeno all’interno delle città, il parkour tornasse ad essere una funzione centrale dell’esperienza.
Combattimenti
Ammettiamolo, i combattimenti prima della svolta ruolistica erano quanto di più saturo esistesse nei giochi action: Attacca l’avversario, contrattacca e stai tranquillo che ti attaccheranno soltanto uno per volta.
Da Assassin’s Creed Origins, invece, i combattimenti risultano più appaganti, ancor di più in Odyssey grazie alla frenesia di un sistema fatto di schivate, parry ed abilità funzionali.
Potrebbero migliorare ulteriormente? Assolutamente si!
Vogliamo provare la stessa frenesia e la stessa crudezza vista nel cinematic trailer! Per fortuna le prime informazioni disponibili sul gameplay ci fanno ben sperare.
Eivor, infatti, potrà equipaggiare due armi diverse per mano permettendo al giocatore di scegliere il suo asset letale. Il sito ufficiale riporta a riguardo:
“Scatena lo spietato stile di combattimento di un guerriero vichingo, stringi in ciascuna mano un’arma diversa, che sia un’ascia, una spada o uno scudo, contro nemici spietati“
“Decapita i tuoi avversari, scatena su di loro una tempesta di frecce o assassinali con la tua lama celata“
Certamente bisogna testare pad alla mano tale sistema, ma già solo a leggere una descrizione del genere, l’entusiasmo è salito alle stelle trasportandoci con la mente sui campi di battaglia!
Confermato il ritorno della lama celata, uno degli elementi storici della saga, che sarebbe ancor più gradito se le fasi stealth fossero strutturate come nei capitoli antecedenti ad Origins.
Assassin’s Creed Valhalla potrebbe quindi puntare ad avere il miglior sistema di combattimento dell’intera saga, ma anche uno dei migliori del genere Action/RPG (basterebbe aggiungere la fantastica gestione della cam di For Honor)
Gestione delle missioni secondarie
Se c’era qualcosa che rischiava di arrecare pesantezza all’interno degli ultimi due capitoli, queste erano le missioni secondarie.
Non perché non fossero ben strutturate (a parte qualcuna in Origins) ma perché era necessario portarle a compimento per aumentare di livello e poter procedere verso le quest principali.
Un difetto e non di poco conto. La struttura ruolistica dovrebbe donare libertà al giocatore, non costringerlo a completare quest secondarie solo per poter andare avanti.
D’altronde, in particolare in Odyssey, esse erano davvero divertenti! Alcune emozionavano il giocatore grazie a personaggi caratterizzati in modo certosino, ed altre presentavano un alto tasso d’umorismo.
Quindi perché utilizzarle solo per allungare il brodo?
Ashraf Ismail, Creative Director del nuovo capitolo, ha confermato che il livello d’esperienza non sarà centrale come in passato, ma conteranno maggiormente le abilità.
Oltre alla certezza di una personalizzazione dello stile di gioco, a favore di un’esperienza ancor più coinvolgente, quindi potremo anche concentrarci sulle quest come vogliamo noi?
La trama
L’ultimo punto, nonché il più importante, è la trama. Vi avvisiamo, da qui in poi ci saranno SPOILER sugli altri capitoli della saga! Qualora non aveste giocato tutti i titoli, vi suggeriamo di non spingervi oltre.
L’incredibile fascino di Assassin’s Creed è legato al suo rapporto tra storia e finzione: Come dimenticare l’intreccio tra Ezio Auditore e Leonardo Da Vinci, oppure tra Arno Dorian e Napoleone Bonaparte!
Una sorta di romanzo storico digitale senza pari nella storia dei videogiochi. Si, perché Ubisoft ha sempre studiato a fondo ogni periodo storico trattato.
Grazie al duro lavoro dei ricercatori, degli sviluppatori e degli studiosi, abbiamo potuto goderci scalate tra le bellezze architettoniche dell’Italia Rinascimentale al chiaro di Luna, abbiamo potuto passeggiare e dialogare con Socrate in persona ed abbiamo potuto vivere in pieno tra la società di un determinato periodo storico.
Un plauso, un’entusiastica approvazione, che Ubisoft merita per la grande passione che c’è dietro ad ogni capitolo della saga!
Questo, però, non serve a giustificare delle scelte errate nella narrazione che, in precedenza, hanno rischiato di rovinare l’intero franchise.
L’esempio più grande, è indubbiamente quello legato alla conclusione del ciclo narrativo di Giunone, terminato dopo nove anni ed otto capitoli principali all’interno di un fumetto.
Una scelta drastica e combattuta, legata al flop di Unity e Syndicate che ha spinto il publisher a puntare su una nuova narrazione e su uno stravolgimento di genere.
Ci aspettiamo quindi che il nuovo capitolo non si sleghi dal filone narrativo avviato con Origins, continuando coerentemente e chiaramente seguendo gli eventi finali di Odyssey.
Nell’ultimo DLC di quest’ultimo, Layla Hassan, protagonista del presente, dopo aver affrontato le tre prove di Aletheia per ereditare il compito di custode del Bastone di Ermete, scopre che Otso Berg la stava spiando.
Layla riesce a sconfiggere e fare prigioniero l’importante esponente Templare portando, così, in vantaggio gli Assassini e la narrazione si è conclusa lì.
Su tale finale vogliamo una continuità non semplicemente legata a delle sterili mail, ma a un videoriassunto sui due anni di buco tra Odyssey e Valhalla.
Un altro grande dubbio è legato al sistema di rune e magie, non ancora rivelato. Si tratta di abilità legate come in Odyssey ad un Frutto dell’Eden, oppure di vere e proprie magie?
Se fossero delle vere magie, la cosa ci farebbe storcere il naso! Manderebbe in fumo l’intera lore della saga.
Assassin’s Creed Valhalla uscirà entro la fine del 2020 su PC (tramite UPlay ed Epic Games Store), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X, e Google Stadia. Vi ricordiamo che su Amazon.it sono aperti i pre-order del gioco e anche dell’action figure del protagonista Eivor.