All’interno dei documenti inviati da Microsoft all’antitrust britannico per il proseguimento delle indagini sull’acquisizione di Activision Blizzard, la casa di Redmond avrebbe affermato che Call of Duty avrebbe perso valore a causa della concorrenza.
Microsoft avrebbe infatti parlato di concorrenza in modo piuttosto dettagliato nelle pagine mandate alla CMA: “Ci sono molti più giochi popolari disponibili nel mercato nel 2022 rispetto a quanti ce n‘erano tra il 2005 e il 2015, inclusi Fortnite, PUBG, Apex Legends, Elden Ring e molti altri. Se non altro, l’importanza di Call of Duty come franchise era più grande nel 2005 – 2015“.
Questo è solo un estratto del corposo documento inviato all’organo antitrust del Regno Unito. Nelle stesse carte, ad esempio, ancora Microsoft ridimensiona le dichiarazioni di Sony rispetto al numero di abbonati a Xbox Game Pass: 29 milioni secondo la casa PlayStation, solo 25 secondo i gestori del servizio e, fra l’altro, sotto le aspettative per il 2022. Di concorrenza ha parlato Electronic Arts. L’azienda USA è convinta che una eventuale esclusività di Call of Duty possa giovare a Battlefield, serie di FPS concorrente a quella prodotta da Activision. Anche la CCO di Activision Blizzard Cheng Meservey si sarebbe espressa in merito all’acquisizione.
Al momento, l’antitrust Europeo ha deciso di far slittare di 20 giorni il termine ultimo per pronunciarsi sulla questione. La controparte cinese, invece, ha deciso di approfondire ulteriormente la questione rinunciando alle procedure semplificate. Microsoft, intanto, ha offerto a Sony PlayStation un rinnovo degli accordi di pubblicazione di Call of Duty. Accordi della durata di 10 anni.
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Fonte: Documento Microsoft
