Activision è forse l’azienda più discussa di questo momento, nel bene e nel male. La sua acquisizione da parte di Microsoft rappresenta un nodo gordiano che Sony sta tentando in tutti i modi di sciogliere appellandosi ai vari organi anti-trust usando Call of Duty come perno su cui fare leva.
Durante l’evento Call of Duty Next di fine settembre abbiamo avuto un corpus di informazioni non indifferente. L’ultima fatica di Raven Software e Treyarch ha estasiato gli spettatori. Ora, mentre il Day One si avvicina – è fissato al 28 ottobre – emergono ulteriori dettagli.
Pochi giorni fa, l’insider TheGhostOfHope ha avanzato l’ipotesi che dopo il lancio sarebbero arrivati altri contenuti. Una serie di espansioni, DLC e mappe aggiuntive a partire dal 2023. L’ipotesi adesso trova sponda nelle dichiarazioni di Jason Schreier. La penna di Bloomberg ed ex Kotaku afferma di avere avuto anche lui notizia di contenuti pianificati per l’anno prossimo. Il giornalista afferma inoltre che non si tratterà di contenuti disponibili gratuitamente ma a pagamento. Purtroppo però non è in grado di fornire ulteriori dettagli sulla faccenda. La pianificazione, dice Schreier, è stata messa in piedi per sopperire alla programmata assenza di un nuovo capitolo di CoD il prossimo anno.
Si attende, ovviamente, una risposta ufficiale da parte di Activision stessa. Continuano intanto le schermaglie tra Microsoft e Sony. Al centro del contendere non solo l’acquisizione ma anche il rischio, afferma PlayStation, che la trasformazione del brand Call of Duty in esclusiva Xbox possa danneggiare pesantemente lei e il mercato tutto. Addirittura, afferma ancora Sony, non serve nemmeno che l’esclusività si concretizzi davvero. Affermazioni, queste, che Microsoft respinge con forza.
Fonte: Jason Schreier