Call of Duty WWII avrà pochi filmati. “La personalità va mostrata in-game”, dice il team

Quando Activision parlò di Call of Duty WWII come un ritorno alle origini, a dirla tutta, nessuno si sarebbe aspettato nulla di così letterale.

Il nuovo di Sledgehammer riavvolgerà indietro le lancette dell’orologio non solo in relazione ad ambientazione e tematiche, ma anche sui metodi di racconto in sé. E se vi dicessimo che la trama della sua Seconda Guerra Mondiale sarà raccontata in-game e non tramite filmati?

A parlarci della propria visione è Bret Robbins, senior creative director del team. Robbins specifica anche quali sono state le illustri fonti di ispirazione di questo seguito e perché tutti noi dovremmo aprire prima il cuore e poi la mente, quando metteremo mano all’attesissimo WWII.

“La nostra storia si concentra sui personaggi, ha infatti detto Robbins. “I momenti migliori perdono ogni significato, se non si prova attaccamento ai compagni di squadra”.

“Il climax della sceneggiatura funziona in relazione a quanto il giocatore si sia affezionato ai vari protagonisti. Sappiamo benissimo che è un grosso rischio e che questa tipologia di racconto si rivela spesso problematica, in altri giochi”.

“Firewatch è uno dei miei videogiochi preferiti. Gone Home anche mi è piaciuto. I videogiochi stanno crescendo e l’utenza, oggi, è più sofisticata che in passato. Sono sempre più persone ad aspettarsi una buona storia, non solo dagli AAA ma anche dagli indie”.

“Virginia è un altro grande esempio. Mi sono ispirato a loro, durante la mia ricerca della tecnica perfetta. Anche noi volevamo qualcosa di più significativo e profondo, stracolmo di momenti tranquilli capaci di opporsi a quelli più movimentati”.

“Oggi hai bisogno di entrambe le cose, o rischi semplicemente di appiattire il tuo prodotto. Questo è quello che abbiamo capito studiando gli altri gioco, e che speriamo di aver colto con il nostro”.

“In storie simili, c’è bisogno di spazio per respirare, ma calcolandolo bene. Per questo, abbiamo messo su qualcosa di completamente nostro, capace di mescolare azione, stealth e momenti di pura tranquillità. In ogni caso, buona parte della storia è raccontata in-game e non tramite filmati. Solo così riesci a valorizzarne la personalità”.

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