In Cina la dipendenza da videogiochi o ‘gaming disorder‘ come viene definita internazionalmente sta diventando sempre più una piaga sociale, in particolare tra adolescenti e giovanissimi che non sono ancora maggiorenni.
Quello cinese fino a pochi mesi fa era il mercato dei videogiochi più redditizio, sorpassato solo recentemente e per la prima volta dagli USA a causa delle restrizioni imposte al mercato cinese.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente riconosciuto questo problema come una malattia lo scorsa anno. Così come molte nazioni hanno riconosciuto i danni e le conseguenze che può provocare, a partire dai disordini alimentali, passando per disturbi del sonno e tanto altro.
Il governo cinese ha quindi deciso di imporre delle regole ferree ai minori. A questi giocatori sarà vietato giocare dalle 22:00 alle 8:00, inoltre sono presenti anche forti limitazioni sul tempo che ogni giorno si potrà dedicare ai giochi.
Si potrà giocare per un totale di 90 minuti al massimo nei giorni lavorativi, e per 180 minuti nei weekend e festivi, e sarà necessario effettuare la verifica dell’età. A venir colpito maggiormente sarà il colosso Tencent che ha espresso qualche critica per queste limitazioni.
Fonte: BBC