Creative director di Rime: “Ho pianto quando ho capito che il mondo odia il mio gioco”

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Pochi giorni fa, Peter Moore – grande volto di Electronic Arts – ha abbandonato l’industria videoludica con un importante monito: “odiate meno chi crea videogiochi”. Forse, aveva le sue buone motivazioni per dirlo.

Solo qualche giorno dopo, BioWare – che ha appena pubblicato Mass Effect: Andromeda – ha ammesso che “è stato difficile ricevere feedback decenti mentre nuotava in un vero e proprio mare di insulti”.

Adesso, invece, scopriamo del triste destino capitato a Tequila Works, sviluppatori dell’indie Rime.

Per chi non lo ricordasse, lo sviluppo di Rime è stato tutt’altro che rose e fiori. Prima annunciato in esclusiva PlayStation 4, è scomparso dai riflettori per anni, prima di essere ri-annunciato in veste di multipiattaforma. Alcune voci, addirittura, parlavano di inadempienza da parte del team nei confronti di Sony.

Il colosso nipponico, infatti, potrebbe aver reciso il contratto – e gli eventuali fondi – perché non soddisfatta del loro lavoro che, secondo alcune voci, era addirittura fermo da tempo. Per quanto non sia mai arrivata l’ufficialità, comunque, qualcuno sembra aver preso fin troppo sul serio questi rumor.

Il web, negli ultimi anni, è stato infatti inondato da veleno verso Tequila e il team di sviluppo – più precisamente, il suo creative director – l’ha scoperto solo adesso. Inutile precisarlo, non l’ha presa bene.

“Se avessi letto i commenti delle persone già anni fa, probabilmente questo gioco non sarebbe neanche esistito, ha spiegato Paul Rubio, durante un’intervista con la rivista Edge. “Sei mesi fa, ho recuperato circa due anni e mezzo di commenti su Neogaf, e ho pianto per quasi due giorni”.

“Principalmente, non capisco il motivo di tutta questa crudeltà. So solo che le persone possono arrivare a odiare qualcosa solo perché lo amano troppo”.

Vi ricordiamo come il gioco sarà disponibile dal prossimo maggio. Non si ha ancora una data ufficiale per Nintendo Switch, invece.

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