Days Gone 2: ecco come sarebbe potuto essere. Le idee del team sul seguito cancellato

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Days Gone 2 è stato cancellato da Sony Interactive Entertainment e, almeno nel breve periodo, Bend Studios non lavorerà a un nuovo capitolo della serie. Il rammarico dei giocatori che hanno apprezzato il primo capitolo è elevato, e resterà sempre un po’ di amaro in bocca nel vedere come il brand si sarebbe evoluto. Fortunatamente, il buon Jeff Ross ha spiegato come il team voleva migliorare quanto di buono e sbagliato ci fosse nel primo Days Gone.

Grazie a un Tweet di Nibellion, siamo venuti a conoscenza di un’intervista dove l’ex Game Director di Days Gone, Jeff Ross, spiegava le caratteristiche principali che avrebbero caratterizzato il sequel. Le migliorie non sono poche, e vanno da un miglior sviluppo di trama sino a cambiamenti anche radicali nel gameplay.

Innanzitutto, Bend Studios si sarebbe focalizzata sull’evolvere il rapporto tra Deacon e Sarah, tentando di catturare ogni sfumatura della relazione tra i due. “Sì, sono tornati insieme, ma magari non sono così felici”, spiega Ross. “Dunque, cosa possiamo fare con loro due? Ok, si sono sposati prima dell’apocalisse, ma cosa ci avrebbe riservato il futuro?”.

“Avremmo voluto mantenere una narrativa molto forte e presente. Ovviamente, avremmo tenuto la motocicletta. E penso avremmo espanso i toni in una direzione un po’ più tecnologica”, spiegando come l’utilizzo della tecnologia NERO fosse un’idea. Il gioco avrebbe avuto poi miglioramenti anche in alcune fasi di gioco, soprattutto nelle boss fight, basandosi poi sui pareri e sul metodo di gioco dei giocatori.

Grossa cura sarebbe stata riservata anche al mondo di gioco. A differenza di Days Gone, in Days Gone 2 la fauna sarebbe stata più attiva e avrebbe interagito di più con il mondo di gioco. Avremmo visto orsi frugare nell’immondizia, lupi vagare e cacciare in maniera dinamica e una maggiore varietà di comportamenti da parte dell’IA.

Inoltre, Deacon avrebbe nuotato in questo seguito. Come spiegato da Ross, infatti, in Days Gone il nuoto fu scartato a causa di limiti tecnologici. Gli scrittori si sono dovuti dunque scervellare per spiegare, tramite la lore, il perché Deacon non nuotasse. Nel sequel questa cosa sarebbe però venuta meno, e Deacon avrebbe effettivamente nuotato.

Come spiega Ross, dalle telemetrie riguardanti i giocatori risulta come il 25% dei player siano morti a causa di cadute, danni autoinflitti o granate troppo vicine. Il 75% delle morti, invece, sono tutti dovuti all’annegamento. Insomma, i cambiamenti rispetto al primo capitolo sarebbero stati pesanti, e come abbiamo detto, il rammarico di non vedere un sequel rimarrà. E voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti come sempre.

Fonte: For The Win