In passato vi abbiamo già raccontato di come Days Gone, lo zombie-game open world di Sony Bend, basasse molta della sua imprevedibilità sul meteo dinamico.
Sole, stelle, nuvole, nebbia, neve: tutto incide sui comportamenti e sulle abilità dei nemici. Ma il sistema, come abbiamo appena scoperto, potrebbe essere ancora più complesso di così. Di dinamico, infatti, non c’è solo il tempo atmosferico.
“L’obiettivo di ogni missione non cambia, ma è la strada da intraprendere a essere completamente libera. Ci sono varie meccaniche nel mondo di Days Gone che gli permettono di apparire ogni volta differente“, ha infatti spiegato Darren Chisum, senior programmer.
“La scena dell’imboscata è un esempio perfetto, ma ce ne sono moltissimi altri che non possiamo ancora svelarvi. All’interno di Bend Studio c’è un vero e proprio team che si sta dedicando a creare tutta una serie di eventi che cambiano sensibilmente da giocatore in giocatore”.
“Non parliamo solo di esseri umani o di zombie, ma anche di sequenze che li comprendono entrambi. O persino animali. Il modo in cui questi nemici interagiscono con il mondo dipende anche da ciò che hanno attorno”.
“L’ora del giorno impatta sui comportamenti degli zombie, ma oltre a ciò ci sono anche eventi casuali riguardanti zombie, lupi e orsi infetti. L’apparizione di questi animali non è affatto scriptata, anch’essa dipende da tantissimi fattori”.
Chisum ha anche confermato che alcuni di questi eventi (quelli più tosti, forse) appariranno anche in relazione al livello del protagonista. Dovremmo aspettarci qualche sorta di fattore ruolistico, quindi?
