Diablo III

Uscito su PC oltre un anno fa, e atteso da una foltissima schiera di fan, Diablo III arriva finalmente su console dopo un’attesa lunga e snervante che lo ha visto prima annunciato e poi sparito nel corso dei tanti mesi di sviluppo. Ora, in attesa di quella che dovrebbe essere l’ultima versione del gioco (quella next gen attesa su PS4), nonché della sua prima espansione (Reaper of Souls), i giocatori da divano possono finalmente bearsi della bellezza del terzo capitolo di Diablo stringendo tra le mani un comodo pad.

Se il gameplay non ha, essenzialmente, subito alcuna revisione, quel che preoccupava i fan era la qualità dell’implementazione dei controlli dati i numerosi tasti di cui Diablo III necessita in versione PC.

Quello che subito salta all’occhio è la qualità della conversione che, dal punto di vista grafico, ha perso alcune finezze in favore di un frame rate granitico e di un colpo d’occhio più che dignitoso.
Salvo alcuni compromessi tecnici più che ovvi (e comunque irrilevanti, dato che il gioco gira con una risoluzione nativa di 1280×720), Diablo III si comporta egregiamente. Persi alcuni dei fronzoli della versione PC (soprattutto per quel che concerne i dettagli estetici dell’HUD), Blizzard ha dato alla versione console un aspetto più che dignitoso, infarcendo la grafica di filtri, effetti luminosi, elementi distruttibili e tutta una serie di dettagli, cosicché il colpo d’occhio è sempre gratificante e appagante. I livelli sono densi di piccoli dettagli utili a caratterizzare lo scenario, rendendo così Diablo III una piccola meraviglia visiva. Quali che siano gli ambienti, montagne innevate o aridi deserti, la resa estetica è sempre di primissima qualità, ciò grazie soprattutto ad alcuni accorgimenti in fase di caratterizzazione degli scenari, al punto che ognuno di essi gode sempre di alcune peculiarità, così da rendere l’esplorazione estremamente gradevole e fluida.
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Detto ciò, se il gameplay non ha, essenzialmente, subito alcuna revisione, quel che preoccupava i fan era la qualità dell’implementazione dei controlli dati i numerosi tasti di cui Diablo III necessita in versione PC. Tuttavia il giocatore non tema, perché nonostante l’abbandono del binomio mouse e  tastiera, Blizzard ha perfettamente adattato i controlli ai tasti del pad, rendendo l’esperienza, dove possibile, persino più comoda che nella sua originale incarnazione.

Quello che subito salta all’occhio è la qualità della conversione che, dal punto di vista grafico, ha perso alcune finezze in favore di un frame rate granitico e di un colpo d’occhio più che dignitoso.

Il gioco si controlla perfettamente grazie ai due stick analogici, il primo adibito al movimento, il secondo dedito all’unica, vera novità: la schivata, utile e gradita soprattutto nelle risse più concitate.
I restanti tasti, invece, sono tutti dedicati all’uso di attacchi, magie o abilità attive che, grazie a un comodo sistema di crescita, si andranno rimpolpando e potenziando progressivamente, senza obbligare il giocatore a dover gestire un numero esorbitante di talenti rispetto al risicato numero di tasti. La mappatura del controller, quindi, si rivela più che funzionale e, salvo sottili imprecisioni per ciò che concerne le magie a lungo raggio, il giocatore avrà sempre il pieno controllo della situazione.
Blizzard ha compiuto un lavoro titanico in tal senso, tanto che tutte le classi disponibili (Barbaro, Cacciatore di Demoni, Mago, Monaco e Sciamano), godono di controlli funzionali e ponderati, nonché di un HUD chiaro e asciutto.
diablo (2)
Il team ha poi ben pensato che, data la poca praticità degli utenti console con titoli simili, fosse il caso di dare al giocatore la libera possibilità di impostare le informazioni a schermo: tutte le info di contorno come barre vita, danni inflitti, critici e così via, possono infatti essere attivate o meno, lasciando all’utente la possibilità di decidere l’ingombro su schermo.

tutte le info di contorno come barre vita, danni inflitti, critici e così via, possono infatti essere attivate o meno

In conclusione: Blizzard conferma la sua perizia e la sua abilità confezionando una versione console di Diablo III semplicemente perfetta!
Pur rinunciando ad alcuni fronzoli tecnici, l’esperienza di gioco risulta tanto (se non più) gratificante di quella originale, ciò soprattutto grazie alla possibilità di imbastire in locale concitate sessioni multigiocatore in cui, affiancati da altri tre utenti, potremo avventurarci nel mondo di Sanctuary nel tentativo di far crollare il giogo dell’oscurità.