Final Fantasy 16: non sarà open world, dichiara Naoki Yoshida

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Secondo il producer, Final Fantasy 16 si differenzierà dal capitolo precedente su diversi punti. Ad esempio, dichiara Naoki Yoshida, questa nuova iterazione non avrà un’ambientazione open world. La serie Square Enix, è evidente, sta ancora cercando il suo equilibrio tra i vari elementi di gameplay. Secondo Yoshida, invece che un open world puro e semplice – di cui però vengono ripresi alcuni elementi – il titolo si avvicinerà più alle caratteristiche di Pokémon Leggende Arceus. Un design basato sulle aree.

Il producer ha raccontato alcuni ulteriori dettagli di Final Fantasy 16 dalle pagine di IGN. Al portale statunitense, il producer racconta che, stando ai dati in possesso di Square Enix, c’è una grossa fetta di pubblico che non ha mai giocato un Final Fantasy. Per venire loro incontro, durante lo sviluppo di FF16, il team ha osservato – e giocato – un gran numero di titoli tra cui anche diversi GDR open world. Quindi, avvisa, non ci sarà da stupirsi se una volta che il gioco sarà uscito riconosceremo diverse ispirazioni da Tripla A molto recenti.

Stando alle informazioni rese pubbliche fino ad ora, le maxi-aree di gioco saranno sei. Ognuna di esse, abbiamo scoperto di recente, è governata da un ‘reggente’, personaggi che ritorneranno centrali nella storia. La decisione di allontanarsi dal lavoro fatto precedentemente col capitolo 15 è da imputare, anche, alle critiche ricevute da quest’ultimo. Secondo molti giocatori, nonostante l’ambientazione open world, la mappa pareva vuota e limitante. Va a ciò aggiunto che, secondo il team di sviluppo, questa nuova configurazione dovrebbe restituire il feeling di un mondo più vasto e vivo.

Le ultime informazioni, rese note sempre da Yoshida, ci confermano che il titolo è quasi pronto ad essere giocato. L’avanzamento dei lavori pare procedere per il meglio. Final Fantasy 16 è atteso la prossima estate su PC e PlayStation 5.

Fonte: IGN