Guerrilla Games ha iniziato a diffondere nuove informazioni su Horizon Forbidden West che risultano decisamente interessanti. In un podcast presso Game Informer, infatti, Mathijs de Jonge e Benjamin McCaw hanno parlato sia delle novità tecniche introdotte in questo secondo capitolo, sia delle possibilità tecniche ottenute grazie a PS5. Tra esse, de Jonge ha confermato la presenza di due modalità grafiche e la presenza di Ray Tracing in tempo reale.
Horizon Forbidden West, su PS5, si spingerà fino al 4K nativo, con il framerate però bloccato a 30fps. In questa modalità il gioco offrirà anche la presenza di Ray Tracing gestito in tempo reale, il quale viene applicato in diversi aspetti del gioco. Troveremo infatti il Ray Tracing usato per la fisica, per il sonoro e ovviamente per il rendering.
Mathis de Jonge ha infatti affermato: “Usiamo la tecnologia Ray Tracing per un sacco di cose in questo gioco. La usiamo per il motore sonoro, per la fisica e per il rendering. Dunque sì, usiamo un sacco di impostazioni in ambito Ray Tracing. Non sono un ingegnere tecnico, quindi non posso spiegarvi più di questo però sì, lo usiamo”.
Oltre a questo, però, il gioco offrirà una modalità Performance che andrà a beneficiare il framerate, portandolo a 60 fotogrammi al secondo. Non è noto se anche questa girerà in 4K (magari con Ray Tracing disabilitato), però de Jonge ha confermato che essa è presente e sarà disponibile esclusivamente su PlayStation 5.
“Per la versione PlayStation 5, noi supporteremo due modalità. Una è la modalità Prestazioni. L’altra è la modalità Qualità. La Modalità Qualità girerà in 4K a 30fps, mentre la modalità Prestazioni girerà a 60fps. Dunque sì, avremo una versione a 60fps per PlayStation 5”, continua de Jonge.
Insomma, Horizon Forbidden West si spingerà molto verso la grafica, e ciò renderà senz’altro felici i giocatori. Ma il lavoro di Guerrilla non si fermerà lì, andando a correggere in parte anche un grosso problema del primo capitolo: l’interazione ambientale. Horizon Forbidden West vanterà infatti una distruttibilità degli ambienti molto più avanzata.
Questa sarà però limitata solamente a certe aree del gioco, dunque non aspettatevi una distruttibilità fuori scala. Vedremo sì rocce, alberi e rovine distruggersi a causa degli scontri, ma solo in zone limitate, afferma il Game Director. “Questo è quel che definiamo un set, e ne abbiamo sparsi un po’ in tutto il mondo di gioco, comprese anche le quest”, dichiara de Jonge.
Mathjis de Jonge poi continua, affermando che: “Abbiamo anche rocce, alberi e piccole rovine distruttibili. Dunque sì, assolutamente. C’è molta più distruttibilità nel gioco, però questo è un mondo davvero grande, dunque non porteremo una distruttibilità estesa a tutta la mappa. Non è ciò a cui punta il gioco. Ne abbiamo piazzate alcune per mostrare quanto sono potenti le macchine, così possono buttare giù alberi e mura. Nonostante questo, non tutto il mondo potrà essere distrutto”.
Horizon Forbidden West è atteso su PlayStation 4 e PlayStation 5 nel 2021. Sony stessa ha però lanciato un getto di doccia fredda ai fan, affermando che non sono del tutto certi di lanciare il gioco per quest’anno. Nel dubbio, comunque, Sony ha ammesso che presto sapremo la data di uscita definitiva, nel bene e nel male.
Il gioco, inoltre, sembra destinato ad arrivare su PlayStation Now in un non precisato momento, com’è possibile notare dai documenti di Sony. Nel frattempo, vi invitiamo a guardare l’analisi comparativa di ElAnalistaDeBits, che mette a confronto il nuovo titolo Guerrilla con il primo capitolo uscito nel 2017. Inoltre, il gioco è al centro delle polemiche sul Web a causa del presunto cambio di aspetto di Aloy, ora più “paffuta” che in passato.
Fonte: HardwareZone