Horizon Forbidden West: Guerrilla Games ci racconta di come sia cambiata Aloy

Horizon Forbidden West è la nuova esclusiva in arrivo per PlayStation 5. Il titolo promette di espandere e migliorare quanto visto in Horizon Zero Dawn, che ha avuto un’incredibile successo su PlayStation 4. Il gioco è atteso per il 2022, più precisamente arriverà il 18 febbraio sia su PS5 che su PS4. Benché il primo capitolo si sia rivelato essere molto valido, parte del suo successo è da ricercarsi nella protagonista Aloy.

Sono molti i giocatori che hanno avuto modo di immergersi completamente nell’avventura creata da Guerrilla Games proprio grazie ad Aloy. Il direttore narrativo della casa di sviluppo, Ben McCaw, sul Blog di PlayStation, ha parlato in merito a questo fatto. La protagonista, infatti, è passata dall’essere un’emarginata a un personaggio eroico. “Oltre a distinguersi come la migliore cacciatrice di macchine delle sue terre, scopre di essere la chiave per far luce sul passato della Terra e salvare il futuro del pianeta“, dichiara McCaw.

Una storia di accettazione, sacrifici, determinazione, ma anche di amicizia. In Horizon Zero Dawn, abbiamo visto come la protagonista sia riuscita a stringere legami con svariati personaggi come Varl, cacciatore Nora, Erend, componente dell’Avanguardia Oseram, per non parlare poi del Re Sole Avad dei Carja. Ognuno di essi darà una visione nuova del mondo ad Aloy. Ma nonostante ciò, “continua a sentirsi un’estranea e sa che, in fondo, non ha una vera casa. Questi suoi aspetti saranno esplorati ancora più a fondo, dopo che avrà varcato la misteriosa frontiera dell’Ovest Proibito“, afferma McCaw.

L’Ovest Proibito è la nuova zona che ci ritroveremo a esplorare di Horizon Forbidden West. Troveremo nuove tribù, compagni e avvenimenti che provocheranno dei cambiamenti nella nostra protagonista. La trama del gioco, infatti, è stata pensata mettendo lei al centro. McCaw dice anche come questo sequel non si limiti solo a far vedere l’evoluzione della personalità di Aloy, ma anche le sue doti esplorative. In questo sequel, Aloy avrà una maggior libertà di movimento, con nuovi strumenti come il rampino e l’alascudo che le permetteranno di essere ancor più agile.

McCaw spiega anche come Aloy non sia solo frutto del team narrativo. La sua creazione ed evoluzione è stata possibile solo grazie a una continua e serrata collaborazione tra i vari team interni di Guerrilla Games. “I nostri team hanno investito innumerevoli ore per perfezionare ogni aspetto di Aloy: mosse di combattimento, animazioni, equipaggiamento, capelli, dialoghi. Per non parlare dell’ispirato doppiaggio in lingua inglese di Ashly Burch. Tutto ciò contribuisce a rendere Aloy un personaggio reale“, ha dichiarato Ben.

Nel corso dell’intervista presente sul PlayStation Blog si aggiunge anche Bastien Ramisse, capo grafico del team. Egli spiega come Aloy sia un personaggio unico e subito riconoscibile grazie a tutti quei particolari che la rendono inconfondibile, come i suoi capelli. Bastien afferma anche di come “la cura meticolosa dei dettagli aumenti il coinvolgimento e la ricchezza narrativa del gioco. Noi di Guerrilla siamo sempre interessati a esplorare e arricchire l’identità e la cultura delle nostre tribù“.

Fa piacere sapere quanta passione e dedizione il team di Guerrilla abbia voluto mettere nella creazione di Horizon e, soprattutto, di Aloy. Per saperne di più vi rimandiamo all’articolo completo presente sul PlayStation Blog.

Noi non vediamo l’ora di giocare a Horizon Forbidden West, e voi? Ditecelo, come sempre, nei commenti!

Fonte: PlayStation Blog