Ricorderete probabilmente il caso LAN-Gate che ha infiammato i mesi passati in Italia. Per fare un breve riassunto, a seguito di un espsosto all’Autorità Garante per i Monopoli, sono scattati diversi controlli in tutto il territorio nazionale. L’esposto, presentato da un operatore del settore dell’intrattenimento, aveva finito con lo scoperchiare un vuoto normativo che consentiva ai titolari di Sale LAN e luoghi dedicati all’eSport di operare in tranquillità. Il caso, lo ricorderete, è balzato agli onori della cronaca grazie agli appelli di Alessio Cicolari, rappresentante di AK Informatica e titolare dell’eSport Palace di Bergamo. Il caso è finito sui tavoli istituzionali, sia al Parlamento nazionale che davanti all’Unione Europea.
A diversi mesi di distanza, la soluzione adottata in via provvisoria – quella di estendere le normative applicate agli spettacoli itineranti anche agli operatori del settore eSport – non si è ancora risolta in una normativa chiara come quella francese. Dopo alcuni mesi di silenzio, Cicolari – che si è fatto portavoce di tutti gli altri colleghi – riaccende i riflettori sul LAN-Gate con un monito: “norme chiare o chiudiamo”. Queste, in estrema sintesi, le dichiarazioni rese in una intervista concessa ad AGIMEG e di cui riporteremo alcuni estratti.
L’allarme lanciato da Cicolari è grave: “La cosa incredibile è che a mesi di distanza alcune nostre apparecchiature sono ancora sotto sequestro, tra cui computer e simulatori di guida. Siamo riusciti a riaprire da metà luglio ricomprando tutto il materiale“. Situazione risolta? Nulla di più lontano dalla realtà, stando alle ulteriori dichiarazioni di Cicolari: “è arrivata una ulteriore mazzata con un’ingiunzione di pagamento di ADM con sanzioni per 40.000 e la distruzione di circa 100.000 euro di prodotti. Ma non è finita, perché ora c’è il rischio di una ulteriore chiusura dell’Esport Palace che, se dovesse concretizzarsi, ci obbligherà a chiudere definitivamente senza rinnovare il contratto di affitto in scadenza ad aprile”.
L’appello di Cicolari è accorato ma semplice: “le leggi devono essere perfettamente comprensibili per chi fa impresa, senza cambiare in corso d’opera. Al momento ci sono regole assurde, soprattutto nel settore del gioco. E’ necessaria una semplificazione normativa, dobbiamo rendere molto più semplice il mondo degli Esports, è un mezzo per educare i ragazzi”.
Fonte: AGIMEG