Mario Kart World non è un gioco open world alla Forza Horizon. Nintendo fa chiarezza

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Con l’uscita di Nintendo Switch 2, uno dei primi titoli disponibili sugli scaffali è Mario Kart World, il nuovo ambizioso capitolo della serie racing più venduta di tutti i tempi. Sin dallo showcase mostrato da Nintendo, i videogiocatori lo avevano immaginato come un gioco open world, data la sua mappa estesa e la possibilità di esplorare liberamente il territorio. Ma Nintendo ci tiene a chiarire una cosa: Mario Kart World non è un open world. Non vedetelo come un Forza Horizon 5 con i personaggi di Mario, insomma.

La differenza tra “Mondo Vasto” e “Open World”, secondo Nintendo

Durante un’intervista con The Washington Post, Kosuke Yabuki, produttore storico della serie Mario Kart, ha spiegato che all’interno del team di sviluppo non si utilizza mai il termine open world per descrivere Mario Kart World. La motivazione? Quel termine è considerato troppo vago e poco rappresentativo dello stile di gioco che Nintendo vuole proporre con questo nuovo capitolo della serie.

Secondo Yabuki, il mondo di gioco può essere descritto come un “vasto e interconnesso” . Un’enorme mappa dove i giocatori possono muoversi liberamente da una pista all’altra, ma senza rinunciare agli elementi tradizionali che hanno reso celebre la serie negli anni. In altre parole, anche se il concetto di libertà di movimento è stato esteso rispetto ai capitoli precedenti, la struttura rimane ancora legata alle gare brevi, alle sfide rapide e al gameplay arcade tipico di Mario Kart .

Cosa cambia in Mario Kart World?

Sebbene Nintendo non lo definisca un titolo open world, Mario Kart World introduce comunque una serie di novità che lo rendono il capitolo più ambizioso della serie fino ad oggi. Tra queste spicca sicuramente la modalità Free Roam, che permette di esplorare il mondo di gioco in completa libertà, sia da soli che in compagnia degli amici. In questa modalità potremo svolgere anche attività social e giostrarci con la modalità Photomode.

Il tutto è reso possibile grazie alla nuova potenza hardware di Nintendo Switch 2 (lodata da Jensen Huang, CEO di NVIDIA), che ha permesso a Nintendo di superare i grossi limiti della precedente console ed espandere il concetto originale di Mario Kart, trasformandolo in un’esperienza molto più ambiziosa e articolata. Oltre alle classiche gare, il gioco include missioni legate ai P Switch, oggetti che attivano monete speciali sparse per il territorio, aggiungendo un elemento di scoperta e collezionismo.

Perché Nintendo evita il termine “Open World”

Il mercato videoludico è ormai invaso da giochi che si definiscono “open world”, ognuno con un approccio diverso al concetto di esplorazione e libertà. Alcuni offrono mondi sterminati pieni di attività secondarie, altri mantengono una struttura semi-aperta con aree collegate tra loro. Per Nintendo, però, applicare questa etichetta a Mario Kart World sarebbe riduttivo.

Il gioco non cerca di imitare esperienze come The Legend of Zelda: Breath of the Wild o Red Dead Redemption 2, bensì di espandere i confini del brand Mario Kart mantenendone intatto lo spirito. La decisione di evitare il termine “open world” serve quindi a sottolineare che, pur con una mappa molto più grande e con nuove meccaniche di esplorazione, Mario Kart World rimane fedele alle sue radici: gare emozionanti, personaggi iconici e un gameplay accessibile ma profondo.

Mario Kart World è disponibile in esclusiva su Nintendo Switch 2.

Fonte: GameSpot

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