Martin Scorsese avrebbe voluto lavorare ancora con Ray Liotta dopo “Quei Bravi Ragazzi”

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Recentemente, una leggenda del mondo del cinema ci ha lasciati. Ray Liotta, interprete di Henry in “Quei Bravi Ragazzi” nonché voce del leggendario Tommy Vercetti in “Grand Theft Auto: Vice City” si è spento all’età di 67 anni. In un’intervista postuma alla sua morte, il regista Martin Scorsese ha affermato che avrebbe voluto girare un nuovo film con Ray Liotta dopo il suo Capolavoro del 1990.

I due talenti non hanno avuto più modo di lavorare dopo aver girato Quei Bravi Ragazzi, spiega il regista. I motivi non risiedono, però, in litigi vari, bensì in progetti che non convincevano o in tempistiche poco adeguate per Scorsese o Liotta, ha detto il regista al The Guardian, ed a posteriori rimpiange ciò.

Avevamo diversi piani per lavorare insieme ma il tempismo era sempre sbagliato, o ancora il progetto non era perfetto. Rimpiango tutto, adesso. Quando vidi Ray nei panni dell’avvocato divorzista in Marriage Story, era genuinamente terrificante nel ruolo, ed è precisamente per questo che lui è così divertente”, spiega Martin Scorsese.

“Ricordo le sensazioni che provavo quando volevo lavorare nuovamente con lui a questo punto della sua vita, così da esplorare la ‘gravità’ della sua presenza, così differente rispetto alla gioventù, rispetto all’attore vivace che era quando lo incontrai”. Scorsese non ha risparmiato elogi all’attore, definendolo come “senza paure”.

Martin Scorsese ha poi svelato alcuni retroscena su Quei Bravi Ragazzi, spiegando che incontrò non poche difficoltà nella produzione. Molti attori non volevano lavorare con lui e Ray Liotta ha letteralmente “salvato” la baracca, risultando fondamentale per portare a schermo il ruolo del gangster Henry Hill.

“La parte richiedeva una rara combinazione di qualità. Necessitava di essere pericoloso, necessitava di essere disarmato, necessitava di essere vulnerabile. All’interno del contesto in cui stavamo lavorando, lui doveva avere qualcosa che ricordasse un innocente”, spiega Scorsese. Il regista ricorda, tra le altre cose, anche un triste momento riguardante Ray Liotta che però mise in luce la sua grande professionalità.

L’attore era appena venuto a conoscenza delle condizioni della madre, la quale stava morendo a causa di un cancro. Nonostante ciò, Liotta decise di girare comunque la scena con una fermezza incredibile. “Camminavamo sul set insieme, a chiunque era stato detto cosa stesse succedendo. Successe qualcosa di straordinario quando girammo la scena“.

“La scena era totalmente incentrata sull’euforia dei ragazzi dopo aver compiuto la loro prima, grossa, rapina, e tutti quanti si strinsero in un forte legame emotivo con Ray. Tutti festeggivano e ridevano, ma al tempo stesso si univano al lutto di Liotta. Risate e lacrime, lacrime e risate… erano una cosa sola, ormai. Ray fece quella scena davvero meravigliosamente, e dopo ci lascio per stare con sua madre”, ricorda Scorsese.

“Mi sarebbe piaciuto avere la chance di vederlo almeno un’ultima volta, anche solo per dirgli quanto il nostro lavoro insieme abbia significato per me. Ma forse lui già lo sapeva. O meglio, spero sia così”, conclude Martin Scorsese. Quei Bravi Ragazzi, ricordiamo, è disponibile su Netflix.

Fonte: Gamerant