Mass Effect: Andromeda – Cosa è realmente andato storto?

Ormai è passato un po’ dall’arrivo di Mass Effect: Andromeda sugli scaffali.

Il gioco, inutile negarlo, è andato incontro ad aspre critiche da parte dei giocatori – e, a volte, persino della critica – a causa di una qualità generale forse non all’altezza di quella della trilogia originale.

BioWare si è ritrovata attanagliata da insulti, sfottò e avvenimenti che hanno indubbiamente finito per abbassare il morale del team. Ma cos’è andato storto, di preciso, durante lo sviluppo?

Una fonte anonima ha finito per parlarne a Kotaku e ciò che ne è uscito, dobbiamo ammetterlo, è davvero interessante. Soprattutto ora che scopriamo come Andromeda, almeno inizialmente, era destinato a essere tutt’altro.

In primis, una delle colpe è stata affibbiata al motore di gioco, il Frostbite 3. La fonte lo definisce “non adatto” ai giochi di ruolo, cosa di cui si erano già resi conto con Dragon Age: Inquisition. Lo sviluppo di Andromeda, in ogni caso, era iniziato su un altro motore e solo molto tempo dopo c’è stato questo trasferimento.

Inutile sottolineare come buona parte del lavoro, a causa del passaggio, sia andato perduto.

Il rush finale, tra l’altro, è figlio di un’errata suddivisione delle priorità: inizialmente, il gioco vantava pianeti generati proceduralmente (un po’ come No Man’s Sky) e buona parte delle risorse è finita nello sviluppo di questa meccanica. Meccanica che sarebbe poi stata abbandonata all’ultimo momento.

I pianeti casuali sembravano poco interessanti tanto sull’aspetto narrativo tanto su quello del gameplay e, per questo motivo, sono stati rimossi. Non prima che il team ci avesse lavorato sopra per anni, però. Tra le feature tagliate, anche la possibilità di pilotare la nave nello spazio.

In più, c’è stato il problema della “revisione” dello staff. In molti sono entrati e usciti dal progetto a più riprese e, quando si sono accorti che non c’era abbastanza staff per portare avanti lo sviluppo del gioco, è arrivato un team esterno (quello di Edmonton) a dare man forte. Purtroppo, le diverse visioni e le diverse teste pensanti hanno solo finito per far impantanare ulteriormente i lavori.

In ogni caso, questa persona ci parla di un gioco tirato su in un solo anno e mezzo. Comunque, BioWare sta supportando Andromeda come può e, grazie a numerose patch, l’esperienza sta pian piano avvicinandosi agli standard qualitativi richiesti dai fan, quantomeno sull’aspetto tecnico.

Ora come ora, pare che la saga sia “congelata” a tempo indeterminato, ma non abbiamo ancora conferma di ciò. L’E3 è dietro l’angolo, quindi dovremmo aspettarci qualunque tipo di sorpresa in merito.

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