Metal Slug Defense – la recensione

Il mondo dei videogiochi è costellato di icone: ci sono quelle che rappresentano un brand, poi ci sono quelle che identificano un genere e, infine, ci sono quelle che con gli anni sono diventate il simbolo di un’intera fase della storia del medium: Metal Slug è una di queste. Non si può pensare allo storico titolo SNK senza tornare con la mente agli anni ’90, alle sale giochi piene di fumo, alle dita distrutte da tutto quel pigiare isterico, alla grafica pixellosa e colorata e a quei soldati americani, un po’ macho, un po’ macchietta, con la battuta sempre pronta. In definitiva, Metal Slug si è fermato lì, chiuso in un mondo che è diventato parte integrante della stessa essenza del gioco. In seguito, la Anthology era stata una dichiarazione d’amore, un must buy per tutti coloro che volevano provare ancora una volta quelle sensazioni, ma ora, con l’uscita di Metal Slug Defense, SNK fa una scommessa rischiosa e prova a trasformare lo storico shoot’em up a scorrimento laterale in un tower defense. Grande successo o irrimediabile fallimento?
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L’ambiente di gioco è costituito da una schermata bidimensionale che può essere esplorata scorrendo lo schermo con il dito dall’estrema sinistra, dove è collocata la nostra roccaforte, all’estrema destra.

Cominciamo subito col dire che Defense è un titolo che rispetta in modo quasi ossequioso i canoni estetici di Metal Slug. La grafica è in sostanza identica alla serie principale, piena di pixel e colori, e il level design sembra studiato a tavolino per rievocare nella mente del giocatore i fasti del primo glorioso capitolo. Stesso discorso per il comparto audio: suoni e musiche non sono cambiati, dall’“heavy machine gun” al “mission complete” vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo. Da questo punto di vista, il lavoro degli sviluppatori è stato impeccabile, ma non potevamo aspettarci nulla di meno, in quanto ormai, in termini di ram e processore, la potenza richiesta da un prodotto del genere è ampiamente soddisfatta da qualsiasi smartphone di fascia media. Testato su un Samsung Galaxy Note 3, Metal Slug Defense non perde un colpo, nemmeno nei momenti più concitati, quando il numero delle truppe schierate in battaglia è considerevolmente elevato.
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I primi livelli di gioco sono estremamente lineari e possono essere completati con grande facilità.

Messe da parte la componente visiva e quella sonora, arriva finalmente il momento di analizzare l’aspetto che maggiormente interessa ai fan storici della saga, il nuovissimo sistema di gioco. Nuovissimo si fa per dire, perché Defense in sintesi è un classico tower defence in cui il giocatore deve gestire le sue truppe in modo da raggiungere il duplice obiettivo di proteggere la propria base e distruggere quella nemica. L’ambiente di gioco è costituito da una schermata bidimensionale che può essere esplorata scorrendo lo schermo con il dito dall’estrema sinistra, dove è collocata la nostra roccaforte, all’estrema destra, dove invece si trova la base nemica. Nella parte inferiore del monitor sono poi disposte le icone raffiguranti le nostre truppe, ciascuna caratterizzata da armamenti peculiari e da tempi di caricamento differenziati. Tutto, in Metal Slug Defense è infatti basato sulla gestione del tempo: ogni truppa, una volta “evocata” sul campo di battaglia, richiede una quantità di secondi di attesa specifica per essere richiamata una seconda volta, con tempi che vanno dai pochi secondi del soldato semplice, ai minuti del carro armato corazzato.
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Inoltre, ognuno degli elementi è dotato di un’ulteriore modalità di attacco che si attiva (sempre a tempo) con un tap. Un esempio è il soldato semplice: questi ha come arma principale il coltello, ma, al momento opportuno, con il semplice sfioramento del monitor può lanciare una granata dal potere distruttivo nettamente superiore.
I primi livelli di gioco sono estremamente lineari e possono essere completati con grande facilità, ma vi assicuro che, man mano che si procede, la difficoltà aumenta spaventosamente e ogni centimetro guadagnato sul campo di battaglia diventa fondamentale per la conquista della base nemica. Molto importante, in questo senso, è la creazione di un deck ragionato.

La rigiocabilità è sollecitata dal titolo stesso, poiché la comparsa dei prigionieri da salvare nei diversi livelli è gestita da un sistema casuale.

Il giocatore, spendendo nello shop i punti ottenuti con la vittoria delle singole battaglie, può acquistare nuove truppe dotate di armamenti sempre più potenti: possedere la combinazione giusta di soldati è l’unico modo possibile per completare i livelli più complessi della campagna principale. Fortunatamente, il titolo guida in modo intelligente il giocatore nell’apprendimento di questa meccanica di gioco, grazie a una gestione della difficoltà assolutamente impeccabile. Come accade nei classici capitoli della serie, Metal Slug Defense impegna senza mai annoiare, facendo scattare nel giocatore una meravigliosa sensazione di sfida.
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Basta semplicemente rigiocare i livelli un numero sufficiente di volte e guadagnare una gran quantità di punti per mettere in piedi una truppa variegata e agguerrita.

Alcuni potrebbero storcere il naso in merito alla presenza di microtransazioni, elemento piuttosto comune tra i free to play come questo, ma la verità è che non è assolutamente necessario ricorrere alla moneta sonante per acquisire nuovi combattenti e veicoli corazzati. Basta semplicemente rigiocare i livelli un numero sufficiente di volte e guadagnare una gran quantità di punti per mettere in piedi una truppa variegata e agguerrita. Molto interessante, inoltre, è la possibilità di sfruttare le gold card (i punti EXP conquistati sul campo) per sostituire il denaro reale, elemento che premia, in modo piuttosto intelligente, i giocatori più accaniti. La rigiocabilità è infine sollecitata dal titolo stesso, poiché la comparsa dei prigionieri da salvare nei diversi livelli è gestita da un sistema casuale e solo la tenacia e la caparbietà permetteranno di completare l’esperienza al 100%.
In definitiva, Metal Slug Defense è un gioco assolutamente imperdibile per quei fan della saga che non hanno paura di sperimentare qualcosa di nuovo, ma è anche un titolo godibilissimo per tutti quei giocatori casual che hanno la pazienza di confrontarsi con un titolo capace di metterli alla prova.