La piattaforma streaming perde abbonati per la prima volta in 10 anni. Netflix deve fronteggiare una situazione allarmante: sono oltre 200.000 gli utenti che non hanno rinnovato la sottoscrizione nel corso del 2021. L’ultimo calo risale al 2011. Il dato è emerso durante una conference call riservata ad azionisti e shareholders. L’informazione è stata poi diffusa da portali specializzati come Bloomberg che ha dedicato alla faccenda un video di pochi minuti e che per comodità vi riportiamo a fondo pagina.
Non appena la notizia della perdita di così tanti abbonati ha iniziato a diffondersi, Netflix ha dovuto fronteggiare anche un massiccio ridimensionamento del prezzo delle proprie azioni. Tra le varie cause possibili, dicono da Bloomberg, potrebbe rientrare il graduale aumento del prezzo degli abbonamenti. Vi abbiamo riportato qui la notizia della modifica delle condizioni contrattuali per gli utenti britannici, irlandesi, canadesi e statunitensi.
Al tempo stesso, altra piaga ancora non eradicata, è quella della condivisione di account singoli. Sebbene la piattaforma offra la possibilità di sottoscrivere un abbonamento valido per quattro dispositivi in contemporanea (piano Premium a 17,99€/mese), sono in molti a ‘prestare’ le proprie credenziali di accesso pur avendo sottoscritto un abbonamento base (7,99€/mese). Una abitudine per la quale la stessa Netflix sta valutando se attuare o meno contromisure anche “aggressive”. Alcune prime indiscrezioni indicavano che la strada che i piani alti erano intenzionati a percorrere fosse quella dell’istituzionalizzazione dell’abitudine.
L’ingresso in scena di concorrenti come Disney Plus ha messo a dura prova la stabilità di Netflix. Il catalogo Disney ha subito catturato l’attenzione grazie al suo prezzo iniziale contenuto (50€ per il primo anno di abbonamento) e alla proposta dei grandi classici dell’animazione, degli universi Star Wars e Marvel e alla ricca produzione di serie e film originali. Adesso, la stessa azienda, ha pensato bene di ritagliarsi una ulteriore fetta di mercato inserendo un tier di abbonamento ad un prezzo inferiore ma con l’aggiunta di adv per rientrare dei costi. Questa soluzione potrebbe essere adottata anche da Netflix.
Fonte: Bloomberg