Nioh – il “Souls Crawler Slash” firmato Team Ninja!
Team Ninja firma il primo Souls Like che è anche Dungeon Crawler e hack’n’slash. Immaginate Dark Souls che incontra Diablo in un’ambientazione alla Onimusha e avrete Nioh, il titolo a cui dedicherete, molto volentieri le prossime settimane della vostra vita… A patto di possedere una PlayStation 4!
Arriva tardi questa mia recensione di Nioh, ultima fatica di Team Ninja in esclusiva PlayStation 4. Sinceramente non pensavo di dovergli dedicare tutte queste ore, per venirne a capo. Invece è stato uno dei giochi più impegnativi a cui abbia mai giocato. Al tempo stesso anche uno dei più appaganti. Di certo tra i più lunghi. Ma una lunghezza fatta di sostanza, senza troppi espedienti per allungare il brodo. Ed è solo una delle tante sorprese che mi ha riservato questo gioco! Un titolo, pensate un po’, annunciato ben 12 anni fa! E inizialmente previsto per un lancio nel 2006 su PlayStation 3… Non sappiamo che cosa sarebbe dovuto essere Nioh. Non sappiamo se sia vicino all’idea originale. Ma poco importa. Quel che sappiamo è cosa sia diventato oggi. E quel qualcosa ci piace! Perché Nioh è il titolo che non ti aspetti. Quello che arriva così, come un fulmine a ciel sereno. Provi la demo senza nutrire chissà quali speranze e invece ti folgora. Giocando e rigiocando capisci che c’è qualcosa di speciale. E lì comincia l’hype. Poi arriva il gioco completo e sai già come funziona in questi casi… la realtà non è mai all’altezza della fantasia. Invece no, Nioh ti sorprende nuovamente e addirittura la supera quella fantasia… In quel momento comprendi la portata del lavoro svolto da Team Ninja!
Nioh è stato uno dei giochi più impegnativi a cui abbia mai giocato. Al tempo stesso anche uno dei più appaganti.
La cornice è il Giappone del XVI secolo. Il protagonista invece è occidentale e si chiama William. Ed è ispirato a una figura realmente esistita, il navigatore inglese William Adams, divenuto consigliere dello shogun Tokugawa, anche se le fattezze sono quelle di Geralt di Rivia, protagonista di The Witcher… William ha un’abilità fuori dal comune come combattente e la capacità unica di vedere gli spiriti guardiani che accompagnano alcune persone speciali. Lui stesso è accompagnato da uno loro, Saoirse, che lo consiglia e in più di un’occasione gli ha salvato la vita. Tuttavia durante l’antefatto del gioco, ambientato a Londra, questo spirito viene catturato da Edward Kelley, alchimista inglese realmente esistito, che nel gioco è anche dotato di poteri soprannaturali. Kelley con l’aiuto di Saoirse vuole procurarsi le leggendarie Amrita, delle pietre dotate di poteri mistici, dirigendosi in Giappone. Inseguito da William, che si ritrova così proiettato al centro degli scontri tra gli eserciti di Ishida Mitsunari e Tokugawa Ieyasu, trasformandosi in un “samurai occidentale”, sotto la guida di Hattori Hanzo. Ed è lì che inizia un lungo viaggio attraverso il mondo immaginato da Team Ninja.
Nioh un po’ come Onimusha, mescola realtà e finzione, figure storiche e mitologia, nel Giappone feudale dell’era Sengoku. Ma non si tratta dell’unica contaminazione. In questo gioco convergono infatti elementi tratti da titoli celebri di Capcom e Team Ninja, ma anche idee e spunti presi da tanti altri giochi di successo. Il risultato?