Un nuovo genere!
Nell’approcciare Nioh non aspettatevi il “classico Souls”. Si tratta sempre di un action RPG con visuale in terza persona certo, che metterà a dura prova la vostra abilità, i vostri nervi e la vostra pazienza. Proprio come un Dark Souls. E la progressione ingame si basa su un sistema analogo a quello “Anime&Falò”. Ma le similitudini si fermano poco oltre, anche se citazioni e omaggi ai titoli From Software sono molteplici e sparse lungo il corso di tutto il gioco.
Definire Nioh un Souls Like sarebbe soprattutto riduttivo. Perché Nioh è molto di più che una semplice rilettura, in chiave “fantastorica” jap delle dinamiche di gioco rese popolari da Miyazaki&co.
Yosuke Ayashi e il Team Ninja si sono spinte oltre, portando al debutto quello che di fatto è un nuovo genere. Prendete gli scontri e la progressione nei livelli alla Dark Souls, uniteli a una struttura delle missioni e a un sistema di loot alla Diablo. Metteteci dentro il Giappone Feudale di Onimusha e delle meccaniche di combattimento ispirate in parte a Ninja Gaiden. Shakerate il tutto e otterrete quello che ci piace chiamare Souls Crawler Slash.
Se nei tradizionali “Souls Like”, alla base dell’esperienza di gioco, c’è la gratificazione che deriva dal riuscire a superare sfide in apparenza impossibili. Facendo tesoro dei propri errori, ma anche migliorando il proprio personaggio, in attributi e in equipaggiamento. In Nioh a tutto questo si aggiunge la soddisfazione di recuperare strada facendo nuovo equipaggiamento, rilasciato in quantità da nemici, casse ed elementi distruttibili dello scenario. Potenziandolo e personalizzandolo nei modi più svariati.
Ispirandosi a dark soulS, diablo, onimusha e ninja gaiden, Team Ninja ha dato alla luce quello che di fatto è un nuovo genere.
Oltre il Souls Like
Questa impostazione spiega alcune scelte di design, che prendono la distanza dai classici Souls Like, tipicamente basati su un mondo aperto e interconnesso. Nioh non si sviluppa come una storia unica, ma piuttosto come una serie di “episodi” o meglio di scenari distinti, che ne favoriscono la rigiocabilità. Concluso il livello introduttivo, ambientato a Londra in una prigione (con un chiaro omaggio proprio a Dark Souls), vi troverete davanti una mappa del mondo di gioco, suddivise in regioni da sbloccare, ciascuna delle quali si popolerà progressivamente di nuove missioni, che potranno impegnarvi, a seconda dei casi, per pochi minuti o per delle ore. Potrete affrontarle(o riaffrontarle) nell’ordine che preferirete, un po’ come avviene in Diablo III oppure in Destiny. Le missioni principali faranno avanzare la storia. Quelle secondarie vi permetteranno di sbloccare oggetti unici, progetti per il fabbro e materiali pregiati. Starà a voi scegliere a quale dedicarvi. Prestando anche attenzione al livello consigliato per portarla a termine!
Prima di ciascuna missione dovrete sopportare un breve caricamento. E conclusa ogni missione tornerete alla mappa. Altra differenza: i livelli di gioco, non sono “aperti” come nei Souls, ma volutamente claustrofobici e labirintici. Fatti di sentieri e passaggi che si sovrappongono e intersecano, con l’intento di confondervi, ma al tempo stesso con l’obiettivo di indurvi a esplorare. Anche se avremmo preferito che tutto questo si accompagnasse a un sistema simile ai “calici” di Bloodborne, con generazione casuale dei livelli. Invece così, appresa la struttura delle mappe e la posizione dei nemici, missione per missione, diventerà più semplice (e anche monotono) esplorare il livello. C’è da dire però che Nioh offre davvero tante missioni e varianti delle stesse, su ciascuno “scenario”. E alcune di queste missioni saranno diverse dalla semplice esplorazione di un “dungeon”. Vi troverete ad esempio ad affrontare ondate di nemici di difficoltà crescente, fino ad un boss finale. Oppure sfiderete un avversario a duello. In alcuni casi non sarete soli, ma affronterete la missione con il supporto di un altro personaggio, che non potrà morire durante la missione, ma essere “incapacitato”. In quel caso avvicinandovi e premendo un tasto potrete soccorrerlo permettendogli di combattere ancora. Aggiungendo dunque allo scontro la difficoltà di dover prendersene cura. Insomma la varietà a Nioh sicuramente non manca e la quantità di missioni e quindi di scenari che dovrete affrontare vi metterà al riparo dal “fattore noia”.