Quando venne vociferata la possibilità di un remake di Prince of Persia le Sabbie del Tempo l’entusiasmo del pubblico è apparso subito evidente. Il ritorno del Principe è richiesto da tanti anni e quale miglior modo di ripartire se non con il rifacimento di uno dei capitoli più iconici e amati? L’Ubisoft Forward ci ha accontentati nel scoprirne l’annuncio, ma l’impatto non ha soddisfatto le aspettative.
L’aspetto tecnico, soprattutto per quanto riguarda i modelli del personaggi, è apparso tutt’altro che all’altezza di questa generazione. Nonostante fosse chiarito che a essere presentata fosse un Alpha Footage, la presentazione ha deluso molti appassionati. In tanto hanno pensato che Ubisoft non avesse investito nello sviluppo come il gioco meriterebbe.
Non può non esserci venuta in mente la reazione del pubblico al gameplay di Halo Infinite. Ubisoft India, che si occupa del progetto, segue l’esempio dei colleghi 343 Industries nel rispondere alle critiche. Sashi Menon, che dirige la produzione, ha chiarito che non ci sono stati problemi di budget o di tempistiche.
“No, non è stato un problema di tempistica o budget. Per noi di Ubisoft la qualità ha la massima priorità e questo è ciò che abbiamo tenuto a mente fin dall’inizio. Il progetto è in sviluppo da due anni e mezzo. Abbiamo avuto al massimo 170 membri che hanno lavorato a questo progetto e per non parlare di altri investimenti in infrastrutture e set up per realizzare un titolo attuale. No, non ci sono state riduzioni di budget o tempistiche per il gioco “.
La dichiarazione sicuramente difende da alcune accuse mosse alla produzione, ma non alla qualità effettiva di ciò che è stato mostrato. È Pierre Sylvain-Gires ad ammettere che il team ha avuto dei problemi con il motore grafico, ovvero l’Anvil Engine.
“La meccanica di riavvolgere il tempo ci ha praticamente preoccupato. Il motore Anvil non è adatto affatto per riavvolgere, rallentare e permettere tutte quelle manipolazioni del tempo. Renderlo possibile è stata una sfida.”
“Il motore Anvil è pensato per i giochi open world. Il gioco che dobbiamo realizzare è poco ampio e lineare e non un mondo aperto, quindi ci sono molte difficoltà a cui dobbiamo fare attenzione” aggiunge Annu Koul.
Infine, sia Annu Koul che Pierre Sylviain-Gires hanno affermano come lo stile artistico fosse fondamentale.
“Abbiamo deciso di optare per un trattamento visivo unico per rendere questo gioco straordinario rispetto ad altri titoli. Non è un altro Assassin’s Creed, né è come il Prince of Persia del 2008. Deve essere unico. Questa magia, questa fantasia si manifesta attraverso la saturazione dei colori e attraverso la luce. Quindi, è stata anche una sfida ridefinire l’identità visiva del gioco con questo remake.”
“La sfida principale era creare un gioco in cui dovevamo puntare sia sulla nostalgia e che sul donare un tocco moderno. Mantenere intatto questo equilibrio è importante “.
Insomma, la risposta pare essere uno sviluppo non semplice come può sembrare. Non sono emerse purtroppo dichiarazioni di una versione finale decisamente migliore, ma la speranza ce la possiamo ancora concedere. Dopotutto, il tempo non scorre lento in un’unica direzione ma è imprevedibile come un mare in tempesta.
Prince of Persia le Sabbie del Tempo Remake sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One, PC il 21 gennaio 2021.
Fonte: dsogaming