Non sarebbe stato facile sostituire un timbro vocale duttile come quello di Roiland. Lo sapeva Dan Harmon (che insieme a Roiland ha creato lo show) e lo sapeva Scott Marder (showrunner). Ma si è trattato di un passo necessario quando, nei mesi scorsi, la voce principale di Rick and Morty si è trovata al centro di uno scandalo giudiziario che, seppur concluso, ha condotto al suo allontanamento.
In una intervista concessa a The Hollywood Reporter, Harmon e Marder raccontano le difficoltà incontrate nel lungo processo di casting. I provini, dicono, sono andati avanti per sei mesi e le voci ascoltate si conterebbero nell’ordine delle migliaia. Secondo i due è stato difficile trovare le voci adatte. La parte più difficile da affidare, racconta Marder, è stata quella di Rick: “magari qualcuno la azzeccava per qualche frase, ma poi non riusciva a tenerla in una conversazione ed era ciò che ci serviva. Tantissimi sembravano Macho Man, Randy Savage o qualche loro cugino”.
Alla fine, la settima stagione di Rick and Morty ha debuttato negli USA questa domenica. Pochissimi si sono accorti del cambio di voce dei protagonisti, molti solo perché a conoscenza dell’allontanamento di Roiland. I ruoli, alla fine, sono andati a Ian Cardoni (Rick) e Harry Belden (Morty). Gli attori non hanno al momento concesso dichiarazioni ufficiali dato che entrambi stanno aderendo allo strike SAG-AFTRA.
Il processo di Roiland si è concluso per insufficienza di prove. Era accusato di violenza domestica. Successive accuse – alcune molto gravi – sono state rigettate dai giudici di Orange County, California.