
Dopo quasi un anno di sciopero, il sindacato SAG-AFTRA ha raggiunto un’intesa storica con l’industria dei videogiochi per proteggere gli interpreti dall’abuso dell’intelligenza artificiale, argomento su cui molti attori si espressero, inclusa Ashly Burch, nota per aver interpretato Aloy nella serie Horizon di PlayStation. L’attrice lanciò un allarme importante, evidenziando il rischio di perdere un’intera generazione di doppiatori. Rischio che, per ora, appare sfumato.
L’accordo ora approvato include infatti delle misure specifiche per regolamentarne l’uso: l’impiego di repliche digitali degli attori, ad esempio, sarà subordinato al consenso informato e saranno previsti compensi minimi stabiliti tramite contrattazione collettiva. Sono inoltre garantite tariffe maggiorate per l’uso in tempo reale dell’IA, come nei chatbot, e pagamenti secondari nel caso in cui una performance visiva venga riutilizzata in un altro titolo.
Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo nazionale di SAG-AFTRA e capo negoziatore, ha dichiarato che “gli argini necessari contro l’IA sono stati finalmente messi in atto”. L’accordo, oltre a tutelare i diritti digitali, prevede anche aumenti nei compensi, nelle tariffe per gli straordinari e nei contributi per i piani sanitari e pensionistici del sindacato.
Più tutele sul lavoro e più sicurezza
Oltre agli aspetti economici, l’accordo introduce anche nuove norme a tutela della salute e della sicurezza: sarà infatti obbligatoria la presenza di un medico qualificato durante le prove e le scene pericolose pianificate, così come l’introduzione di periodi di riposo adeguati. L’intero testo del contratto verrà reso pubblico il prossimo 18 giugno, dopo la ratifica ufficiale da parte degli iscritti.
Un punto di svolta per l’intera industria
Dopo un anno di sciopero, si torna al lavoro. Dopo mesi di trattative e uno sciopero durato quasi un anno, il sindacato statunitense degli attori SAG-AFTRA ha finalmente raggiunto un accordo preliminare con l’industria dei videogiochi. L’intesa, che ora dovrà essere ratificata dagli iscritti, è stata accolta con grande sollievo dalla comunità degli attori e dei doppiatori, che possono così tornare al lavoro.
La voce storica di titoli come Mass Effect, Metroid Prime e Ratchet & Clank, Jennifer Hale, ha espresso tutta la sua soddisfazione in un’intervista a Eurogamer, definendo il risultato “frutto di uno sforzo enorme da entrambe le parti” e di una “vera volontà di andare avanti in modo costruttivo”. Hale ha sottolineato l’importanza della libertà ritrovata di poter lavorare, ringraziando sia i colleghi che i produttori per l’apertura dimostrata durante la negoziazione.
Consenso, compensi e controllo sull’uso dell’IA
Uno dei temi centrali dello sciopero era la necessità di proteggere gli attori dall’uso incontrollato dell’intelligenza artificiale. Jennifer Hale ha voluto evidenziare come l’accordo rappresenti una svolta non solo per gli attori, ma per l’intera filiera della produzione. “Siamo una sola comunità”, ha dichiarato. “Attori, studi di registrazione, agenzie, direttori del doppiaggio: tutti abbiamo subito l’impatto economico dello sciopero e ora abbiamo davanti a noi una lunga fase di ripresa”.
Nonostante la fine dello sciopero, Hale ha ricordato che il ritorno alla normalità non sarà immediato. Alcuni progetti, come Genshin Impact, hanno dovuto rimpiazzare parte del cast per rispettare le scadenze. Ciononostante, l’attrice si dice ottimista: “Siamo entusiasti di tornare a collaborare con i nostri partner di produzione. Ci sentiamo parte di un tutto e siamo grati per esserlo”.
Il sostegno internazionale e il valore della contrattazione
La vicenda ha avuto ripercussioni anche fuori dagli Stati Uniti. Il sindacato britannico Equity ha espresso solidarietà con SAG-AFTRA, lodando la determinazione dei colleghi americani. In Francia, lo scorso febbraio, l’intero cast locale di Apex Legends ha rifiutato di firmare un accordo che avrebbe consentito l’uso delle loro voci per l’addestramento di IA generative, mettendo a rischio il proprio impiego pur di difendere i propri diritti.
Per Hale, la possibilità di negoziare collettivamente è fondamentale per evitare ambienti di lavoro sempre più sfruttatori. Ha anche lanciato un monito per il futuro: “Le tecnologie avanzano velocemente, ma dobbiamo procedere con consapevolezza e senza tagliarci le gambe da soli. Ora abbiamo consenso, controllo e compensi: tre pilastri fondamentali”.
Fonte: Eurogamer