SAG-AFTRA pronta allo strike nel mondo dei videogiochi: “fate sentire la vostra voce a favore della solidarietà”

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Nelle scorse ore i membri della SAG-AFTRA hanno approvato un nuovo sciopero per quanto riguarda i doppiatori dei videogiochi, sciopero che se approvato potrebbe portare a gravi rallentamenti all’intera industria videoludica proprio come accaduto di recente con il mondo di Hollywood. Molti gli aspetti negativi messi in evidenza dagli addetti al settore che, tra stipendi non adeguati e il rischio sempre più concerto che l’IA possa sostituirli anche negli studi di doppiaggio, chiedono che le grandi compagnie si adeguino a quello che è il mondo di oggi garantendo maggiore stabilità ai lavoratori.

Molti i temi trattati da Sarah Elmaleh, presidente del comitato di negoziazione interattiva, e Zeke Alton. I negoziati tra SAG-AFTRA e società come Activision, EA, Epic, Take-Two e WB Games sono stagnanti da ormai un anno e la situazione potrebbe rimanere bloccata ancora per molto. Dopo cinque tentativi di negoziazione e l’ombra di uno sciopero sempre più grande, secondo Elmaleh nulla sembra voler cambiare. “Non abbiamo avuto nessuna risposta significativa e produttiva su questioni chiave di cui abbiamo bisogno per raggiungere un accordo.

Ma quali sono le questioni chiave su cui queste compagnie sono riluttanti a trattare? Elmaleh e Alton ne hanno individuate tre di importante spessore. Le prime due sono molto simili alle questioni che SAG-AFTRA sta negoziando per quanto riguarda il mondo di Hollywood. Primo tema trattato è quello relativo alla fissazione di salari adeguati all’inflazione. Segue il delicato discorso legato all’utilizzo dell’IA, sempre più frequente anche nelle fasi di doppiaggio. “Vogliamo garantire che non sostituiscano tutti gli esseri umani con i computer” spiega Alton.

Il terzo tema trattato riguarda esclusivamente i media interattivi. Quello che si vorrebbe ottenere sono pause obbligatorie e personale medico per gli artisti davanti alla telecamera. Al momento attuale i contratti prevedono una pausa di cinque minuti ogni ora di lavoro, cinque minuti che spesso non vengono nemmeno garantiti. Il personale medico è richiesto invece perché ora come ora non è richiesta la presenza di un medico sul set quando gli artisti eseguono acrobazie pericolose. “Qualcuno può probabilmente portarti in un ospedale vicino, ma dobbiamo assolutamente avere qualcuno lì per valutare la situazione in cui qualcuno si è fatto male, per vedere se ha bisogno di cure ospedaliere e per applicare cure pre-ospedaliere” dice Elmaleh.

Tutta la situazione che si sta venendo a creare potrebbe passare facilmente ma in realtà non è un qualcosa da prendere sottogamba. Bisogna infatti tenere in considerazione che se lo sciopero dovesse realmente partire sono molte le problematiche che potrebbero sorgere. Da ritardi sulle tabelle di marcia fino ad uno stop generale della produzione. Ed è proprio per questo che Alton sottolinea l’importanza dei sindacati in momenti come questo.

Negli ultimi 40 anni, le grandi multinazionali americane hanno avuto molto successo nel diffamare i sindacati. La parola unione è una brutta parola. É come se si parlasse di criminalità organizzata. Bisogna istruirsi però. A cosa serve un sindacato? Se non avessimo mai avuto i sindacati, non ci sarebbero queste strane cose come i fine settimana, gli straordinari o le pause per andare in bagno. E ora stiamo vedendo in posti come i magazzini di Amazon dove i lavoratori non hanno un momento di pausa per andare in bagno e devono fare la pipì in una bottiglia. I sindacati ci hanno dato cose come questa, cose come le pause per andare in bagno. I sindacati fanno bene” conclude Alton.

Fonte: Sito ufficiale SAG-AFTRA