SIFU è giunto sugli scaffali da poche ore ed è stato in grado di far discutere l’utenza sin da subito. In particolare è il livello di difficoltà a dividere il pubblico. Il fatto che sia un gioco impegnativo ha scoraggiato alcuni ed entusiasmato altri. Di certo, non includere in prima battuta un selettore di difficoltà è stata, da parte degli sviluppatori, una scelta destinata a generare questo tipo di discussione. SIFU era destinato, almeno in principio, a non essere un videogioco proprio per tutti. Ora, non ci sembra il caso di scomodare la FromSoftware a sproposito, ma avete capito il senso.
Adesso pare che il team stia facendo un passo indietro, almeno su questo fronte. Le parole di Steve Seylor, figura chiave di SloClap, lascia poco spazio ai dubbi. Nei prossimi aggiornamenti, che aggiungeranno alcune funzioni di accessibilità, è prevista anche l’aggiunta di un selettore per la difficoltà. I videogiocatori che dovessero trovare troppo ostico il loro percorso potranno scegliere la easy mode. Quelli che invece gradiscono un livello di sfida più elevato potranno selezionare la harder. L’idea, disce Seylor, è quella di un aggiornamento simile a quello visto con Metroid Dread su Nintendo Switch.
Non è ancora chiaro come questa notizia verrà accolta dall’utenza. Le reazioni possibili sono due: entusiasmo e critica. Entusiasmo da parte di chi vorrebbe una easy mode per ogni videogioco che non la prevede in modo da non sentirsi escluso dall’esperienza. Le critiche arriverebbero invece da chi difende la scelta autoriale di rendere un gioco più difficile e si sente gratificato nel portarlo a termine mentre altri non riescono nella stessa impresa.
Con lo stesso aggiornamento, conclude Seylor, verranno aggiunte delle opzioni pensate per i videogiocatori con difficoltà visiva. Una modalità ad alto contrasto (presente nella versione PC ma non ancora su PlayStation a causa di un bug) e alcuni miglioramenti dei testi del gioco.
Cosa ne pensate di questa novità? Da che parte vi schierate? SIFU comunque si sta facendo amare, i voti lo dimostrano.
Fonte: Twitter
