Sony e Insomniac Games ci spiegano i segreti dietro la loro tecnologia di scansione di volti, corpi e vestiti

Il motion capture e i sistemi di scansione 3D sono ormai, da diversi anni, una tecnologia a cui gli studi Tripla A fanno ricorso, così da offrire animazioni di livello sempre più alto. Sony Interactive Entertainment è, con team quali Naughty Dog o anche Insomniac Games, tra i massimi esponenti nell’uso di questa tecnologia in ambito videoludico. Proprio con Insomniac Games, Sony ha progettato un sistema di cattura avanzato capace di catturare corpi, abiti e volti. Con un articolo, ci viene spiegato ogni segreto (o quasi) di quesa struttura.

Questi impianti per la scansione 3D dei cropi sono dotati di circa 204 fotocamere già pronte all’uso e installate in un telaio di alluminio. Lo scanner facciale è invece composto da 35 fotocamere di qualità. L’uso di tale tecnologia comporta un grosso risparmio di tempo per i team, i quali non devono più creare manualmente aspetti come texture, tonalità della pelle degli attori o anche pieghe dei vestiti. Tutto ciò viene catturato dallo scanner progettato da Sony, permettendo agli sviluppatori di concentrarsi su altro.

Tutto, dai supporti che tengono insieme i telai in alluminio alle schede PCB che compongono il sistema di attivazione delle fotocamere, fino al software che gestisce gli scanner, è stato progettato e/o costruito nel fienile” spiega Nathaniel Bell, Principal Technical Artist per Insomniac Games, riferendosi al suo laboratorio personale annesso all’abitazione. “Tutte le parti strutturali sono state tagliate con un banco plasma CNC o tagliate a laser da materiali in fogli, e le PCB sono state progettate su misura, assemblate e saldate a mano”.

Il progetto è nato nel 2020 sotto la richiesta stessa di Insomniac Games. “Per me, sviluppare il nostro ecosistema di scansione ha richiesto abilità pratiche di costruzione, progettazione hardware e ingegneria, programmazione, problem solving e un pizzico di scienza” dice Nathaniel. “Affrontare queste sfide mi ha permesso di soddisfare tutte queste passioni come nessun altro ruolo nello sviluppo di videogiochi avrebbe potuto fare”.

Nathaniel Bell ormai lavora in Insomniac Games da 19 anni e ora ha finalmente ottenuto un ruolo nella Tech Art, che lui stesso adora e che ritiene perfetta per esprimere la propria creatività e il proprio senso artistico. Nel comunicato, Bell racconta: “Probabilmente avrei dovuto essere qui fin dall’inizio—la tech art è la perfetta combinazione tra ingegneria pratica, arte e programmazione. I technical artist aiutano a creare e perfezionare flussi di lavoro all’avanguardia, sempre più pratici, per un’industria in continua evoluzione”. Bell ha anche ringraziato Chris Deven, Katheryne Wussow, Dustin Han e Austin Broder per il loro contributo.

Fonte: PlayStation Blog