The Last Guardian – Recensione

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Un’avventura meravigliosamente complicata

In The Last Guardian vi troverete costantemente sospesi ad altezze vertiginose, mentre scalerete torri o vi arrampicherete su catene o salterete da strutture traballanti pronte a sgretolarsi al vostro passaggio… Ma la sfida più grande sarà riuscire a controllare Trico. Potrete dargli ordini certo, ma lui li eseguirà un po’ come gli andrà. E a volte l’unico modo per convincerlo sarà dandogli del cibo.

Anche la telecamera fa un po’ quel che vuole. Risponde lentamente e non sempre in modo prevedibile. Allontanandosi per mostrarci panoramiche suggestive e avvicinandosi per inquadrare momento più “intimi” di contatto tra il protagonista e Trico. Rispetto alla prima demo di E3 è migliorata molto, anche se vi farà comunque infuriare, oscurando a tratti la visuale, specie quando vi troverete incastrati tra le piume di Trico e qualche elemento dell’ambiente, soprattutto nei passaggi stretti. E in generale e complicando non poco la vita durante le sessioni platform, quando farete fatica a misurare un salto o quando si rifiuterà di mostrarvi se sotto di voi, appesi ad un cornicione, ci sia una superficie su cui poggiare oppure no…

giocando entrerete sempre più in sintonia con le sue dinamiche e quindi capire le prossime mosse diventerà sempre più facile.

Non potrete contare su una “barra della vita”, né su indicazioni visive di alcun tipo. E non potrete salvare quando vorrete. Sbagliando un salto e precipitando o soccombendo ai nemici verrete riportati all’ultimo checkpoint. Anche gli aiuti nella risoluzione degli enigmi saranno ridotti al minimo. E il tempo che impiegherete per progredire nell’avventura sarà in funzione del vostro intuito (o buona sorte) nell’indovinare la soluzione dei puzzle ambientali. Spesso tutt’altro che scontati e con ben poche tracce visive per aiutarvi nell’impresa. Potrebbe capitarvi – e sicuramente vi capiterà, come è capitato più volte a noi – di aver pensato alla soluzione corretta, ma di restare confusi dal fatto che Trico decida di non essere “collaborativo”. A volte dovrete dare più volte gli stessi ordini, provando e riprovando, prima di escludere che una strada possa essere quella “buona”. Insomma vi servirà parecchia pazienza!

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Molti degli enigmi si basano sulla necessità di trovare via alternative per spianare la strada a Trico, vista la differenza di dimensioni tra lui e il protagonista. Ma non mancano sezioni più stealth, da affrontare in modo furtivo.

The Last Guardian è un titolo che si svela poco alla volta. Ma giocando entrerete sempre più in sintonia con le sue dinamiche e quindi capire le prossime mosse diventerà via via più facile.

Comprendere quale sia la prossima cosa da fare e come comunicare con Trico per aiutarvi nel farla sono elementi base del gameplay di The Last Guardian. Dovrete spesso sforzarvi di pensare fuori dagli schemi. Ma se agirete con pazienza verrete ripagati da un’infinità di momenti meravigliosi, che vi porterete dietro come alcuni tra i più belli mai vissuti in un videogioco!

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
9
the-last-guardian-recensione<b>PRO</b><br> - Trico! <br> - Direzione artistica eccezionale. <br> - Trama coinvolgente. <br> - Colonna sonora emozionante. <br> - Design dei livelli e gameplay. <br> <b>CONTRO</b><br> - Motore grafico datato. <br> - Cali di frame rate. <br> - Telecamera di gioco. <br> - Controlli legnosi. <br> - Puzzle ambientali difficili da interpretare.