
The Witcher 4 segna una svolta importante per quel che riguarda il franchise videoludico di The Witcher: dopo 3 capitoli e dieci anni di pubblicazione, Geralt cederà il ruolo di assoluto protagonista a Ciri. Questa scelta è stata però criticata da alcuni giocatori, i quali si suddividono tra chi comprensibilmente si è affezionato allo Strigo e chi, invece, ci vede del woke e dell’inclusività forzata. A questi ultimi ha risposto Doug Cockle, doppiatore di Geralt, e lo ha fatto in grande. Tutta questa polemica, spiega l’iconico attore, è semplicemente stupida.
“Tutto questo è semplicemente stupido”, ha esclamato Cockle ai microfoni di Fall Damage. “Non è woke. Non c’è nulla di woke a riguardo. Ciri è un bel personaggio di The Witcher e si focalizzeranno su di lei, e questo è fantastico”, continua Cockle. “Se leggeste i libri, allora capireste perché CD Projekt ha optato per questa scelta. C’è un intero mondo colmo di roba da esplorare con Ciri e che non hanno messo nelle sue fasi di The Witcher 3, perché quella storia riguardava Geralt. Ma c’erano comunque dei suggerimenti”.
“Se credete che questo sia woke, leggete i dannati libri. Innanzitutto, sono belli. E secondo, non pensereste più che The Witcher 4 sia così woke”, spiega Cockle e a buon ragione. Nei romanzi di The Witcher, Geralt e Ciri ricoprono la stessa importanza ai fini della storia ed entrambi sono considerabili protagonisti a tutti gli effetti, dunque è comprensibile che CD Projekt voglia esplorare ulteriormente il suo personaggio dopo averlo introdotto in The Witcher 3: Wild Hunt.
Doug Cockle ha doppiato Geralt per dieci anni e anche lui ritiene che continuare a usarlo potrebbe renderlo semplicemente noioso. “Non possiamo avere Geralt per ogni gioco di The Witcher fino alla nausea e per l’eternità. Abbiamo visto la fine del viaggio di Geralt, Blood and Wine doveva servire a chiudere i conti”, continua Cockle, spiegando perché appunto non c’è bisogno di continuare con Geralt. “Io celebro Ciri. Celebro lei nel ruolo di protagonista”. E nonostante tutto, chiariamo che lo Strigo tornerà in The Witcher 4.
Nel mentre, sono giunte informazioni riguardanti l’altro grosso progetto di CD Projekt: Project Orion, noto più semplicemente come il sequel di Cyberpunk 2077. Mike Pondsmith, autore di Cyberpunk 2020 (il gioco da tavolo da cui è tratto il videogioco), ha confermato che avremo una seconda città ad affiancare Night City.
Fonte: IGN