Twitch: gli streamer protestano e chiedono maggiori guadagni da pubblicità e abbonamenti

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Sta scuotendo il panorama di Twitch la richiesta dei content creator di tutto il mondo per una suddivisione più equa dei guadagni derivanti dagli abbonamenti e dell’abbassamento del payout minimo, adesso fermo a 100 dollari. Il “payout” per chi non è avvezzo al gergo tecnico, non è altro che la quota minima da raggiungere prima di venir pagati.

L’obiettivo degli streamer sarebbe quello di raggiungere un trattamento simile a quello proposto da altri servizi di streaming, come Facebook e Youtube.

Il suggerimento arriva direttamente dalla sezione del sito dedicata alle richieste e ai suggerimenti della community, e che in meno di un mese ha raccolto oltre 12.000 voti da parte di altri creator. La richiesta è molto semplice e chiede all’azienda di poter ricevere una quota maggiore rispetto all’attuale 50% su tutti gli abbonamenti.

La proposta fa anche notare che tale cambiamento andrebbe a incontrare le quote proposte da Youtube e Facebook, entrambe che offrono il 70%.

Gli streamer, inoltre, chiedono a Twitch di abbassare la richiesta minima del payout, attualmente ferma a 100 dollari, che va a colpire in particolar modo i piccoli streamer. Anche qui si propone il paragone con le altre piattaforme come Amazon e Patreon, in entrambi i casi è possibile ritirare i propri guadagni a partire da 10 dollari.

Facebook Gaming, già nel 2021, aveva proposto addirittura di rinunciare a qualsiasi tassa sugli abbonamenti effettuati da desktop, offrendo così l’intera quota agli streamer. Anche se la maggior parte dell’utenza della piattaforma di Facebook proviene da mobile, dove la divisione dei guadagni è uguale a Youtube con un 70/30.

Ricordiamo che anche il 2021 aveva visto GTA V trionfare nella categoria dei giochi più streammati su Twitch, arrivando a 2,1 miliardi di ore di visualizzazioni!

Fonte: Eurogamer