Videogiochi in digitale: i dati confermano, le copie fisiche sono sempre più di nicchia!

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Una nuova analisi condotta da NPD Games e Ars Technica negli Stati Uniti evidenzia come il trend degli ultimi anni sia più che confermato. I videogiochi in versione fisica cedono il passo alle loro controparti digitali. Prima però che vi allarmiate vi tranquillizziamo. Non significa che jewelbox e dischi stanno sparendo. Ma se ne producono certamente meno. L’analisi di NPD e Ars Technica evidenzia come i titoli distribuiti esclusivamente in digitale siano di molto superiori a quelli distribuiti con una controparte fisica.

I dati di Ars Technica

Si rintracciano dati a partire dal 2018. Già in quell’anno il rapporto era di circa 4 a 1. Oltre 1360 titoli venduti attraverso gli store digitali contro gli appena 320 che sono entrati anche nei negozi. E il divario è andato progressivamente aumentando. Nel 2019 scende il numero di giochi fisici, giusto 300. Impennata del digitale: 1480 titoli sugli store. Nel 2020, l’anno che ha cambiato il mondo con pandemia e lockdown, vi abbiamo raccontato più volte di come questo trend stesse prendendo piede ovunque. Ma il 2021 è andato ancora oltre. Nel corso degli ultimi mesi, per ogni videogioco nei negozi c’erano almeno 10 titoli sugli store digitali. Punteggio finale 226 a 2182. Game, set, partita.

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Cosa significa in percentuale? Come si divide il metodo di distribuzione? Confrontiamo distribuzione esclusivamente fisica, esclusivamente digitale e mista. Nel corso degli ultimi 4 anni l’opzione digital only ha preso sempre più spazio. Già nel 2018 3/4 delle case di sviluppo avevano scelto questo metodo per la pubblicazione dei propri videogiochi. Al giorno d’oggi lo stesso metodo ha attratto quasi il 90% delle produzioni. La distribuzione in solo formato fisico tocca solo lo 0,6%. Salva la situazione la distribuzione mista che copre il restante 10% della chart. Se poi si vogliono osservare solo i grandi publisher, ecco che nel 2021 la pubblicazione in esclusiva fisica sparisce del tutto. Sarebbe infatti poco sensato precludersi una fetta di mercato potenzialmente molto ampia.

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Questo trend inoltre sembra non conoscere distinzione tra piattaforme. PlayStation, Xbox e Nintendo Switch hanno affrontato la stessa tendenza. Fra le 3 è Nintendo a mantenere il primato. Nel solo 2021 il rapporto digitale/fisico era di 10 a 1: 1680 titoli esclusiva digitale contro 164 anche in fisico.

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Cosa sta succedendo ai videogiochi?

Sebbene alla luce di questi dati il rischio di vedere sparire le copie fisiche possa apparire inevitabile è chiaro che alcuni fattori vanno presi in considerazione. Banalmente, l’accresciuta possibilità di accedere a strumenti creativi e di produzione si traduce, inevitabilmente, in un moltiplicarsi dell’offerta. Più piccole case di sviluppo produrranno videogiochi. Più piccole le case, maggiore la possibilità che il titolo venga distribuito esclusivamente in digitale. Per le major, invece, appare insensato precludersi gli store digitali con release solo fisiche.

Anche da parte dell’utenza, comunque si avverte un comportamento in linea con questa tendenza. Il moltiplicarsi di punti di accesso al mercato only digital come Steam, Epic Games o Game Pass (che ha di recente subito un leggero abbassamento di prezzo in Arabia Saudita) hanno contribuito a plasmare le nuove abitudini dei consumatori. Nel 2020, lockdown e pandemia hanno contribuito ad una spinta notevole in tal senso. Al momento, solo il CEO di Frontier Developement sembra convinto che il fisico sparirà del tutto in pochi anni. Nonostante ciò, tengono duro i single player. I titoli da giocare da soli vengono ancora preferiti in versione fisica.

Come rimarcato più volte, questi dati non devono spaventare i collezionisti. Al momento è solo l’utilizzo del supporto fisico come via esclusiva nella distribuzione a essere a rischio. E non potrebbe essere altrimenti. Dal lato delle aziende, infatti, si tratta di sostenere minori costi di distribuzione. Per gli utenti significa avere la possibilità di accedere senza limiti ai contenuti. Per l’ambiente significa avere meno plastica in circolazione.

Il discorso, comunque, riguarda al momento solo gli Stati Uniti. Per l’Europa, con particolare riferimento ai dati UK, sia NPD che GfK hanno sottolineato come, almeno nel 2020, si sia potuto assistere ad una inversione di tendenza che ha visto primeggiare ancora il fisico. L’anno successivo, però, un nuovo sorpasso.

Cosa ne pensate? Credete che arriverà il giorno in cui il digitale soppianterà definitivamente il supporto fisico nella distribuzione dei videogiochi? E quali sono i titoli dei quali avete scelto di avere una copia tangibile da esporre sulla mensola?

Fonte: Ars Technica