Windows 11: i bagarini hanno già messo le mani sui moduli TPM 2.0. Prezzi alle stelle!

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Microsoft ha da poco svelato il suo nuovo sistema operativo Windows 11, nato dalle ceneri del progetto Windows 10x pensato per dispositivi portatili e touch. Nella presentazione si è parlato molto delle nuove funzionalità e di come si tratterà del sistema operativo di Microsoft più sicuro di sempre.

Per mantenere questa promessa, si è deciso di prendere una decisione piuttosto drastica. Ovvero quella di lasciare indietro un’ampia fetta di possessori di sistemi più vecchi. Microsoft ha pubblicato una lista dei processori Intel e AMD ufficialmente supportati, ma potrebbe essere possibile rendere compatibili anche alcuni sistemi più vecchi grazie all’aggiunta di un modulo di sicurezza.

Infatti alcuni dei processori non presenti nell’elenco potrebbero far girare comunque Windows 11 senza particolari problemi aggiungendo al proprio sistema un modulo TPM 2.0. Ovviamente la compatibilità non è garantita al 100%. I moduli TPM 2.0 sono dei sistemi di sicurezza aggiuntivi chiamati “Thrusted Platform Module“, che si occupano di criptare e decriptare i dati che vengono elaborati.

Venuti a conoscenza di questo sistema i bagarini subito hanno approfittato dell’occasione e messo le mani su questi moduli, per poi rivenderli a prezzi esorbitanti! Di base i moduli TPM 2.0 costerebbero tra i 10$ e i 25$, ma solo dopo poche ore i prezzi sono arrivati alle stelle!

Come riporta Shen Ye, CEO di HTC e HTC Vive, in sole 12 ore il prezzo di questi moduli è aumentato di ben quattro volte, passando da circa 25$ a 100$.

Shen Ye ha fatto anche una critica alla stessa Microsoft, per Windows 11. Il nuovo sistema operativo infatti dovrebbe obbligare tantissimi utenti ad acquistare un nuovo sistema, o aggiornarlo con un modulo TPM 2.0. Non la migliore delle mosse possibili in un periodo di carenza di semiconduttori, con i prezzi delle schede video alle stelle!

Il passaggio al nuovo sistema operativo sarà gratuito per i possessori di Windows 10, ma non sarà obbligatorio. Anche se c’è da dire che Microsoft ha già scelto una data di scadenza per l’attuale sistema operativo. Dal 14 ottobre 2025 infatti Windows 10 non sarà più supportato.

Fonte: HTC